Rugby: "Os" dal Sudafrica a Rovigo per ritirare il cap rossoblù mezzo secolo dopo

martedì 29 luglio 2025 di Ivan Malfatto
Van Zyl "Os" Wiese mentre firma il wall degli oltre 7000 giocatori che hanno vestito la maglia della Rugby Rovigo

ROVIGO - La consegna dei cap rossoblù continua, a 4 mesi dalla cerimonia. Sarà per anni un flusso ininterrotto di emozioni, per chi li riceve, di identità e memoria, per chi fa parte oggi della FemiCz Rugby Rovigo.

Nei giorni scorsi è stato in città il sudafricano Van Zyl “Os” Wiese, insieme alla moglie Maria Giovanna Cibotto. Ha rivisto i compagni. È passato a ritirare con orgoglio il cap, a firmare il wall dei 730 giocatori rossoblù (lui è il numero 202) e a stringere fra le mani lo scudetto del 1976, che ha contribuito a conquistare. Classe 1952, “Os” (bue in afrikaans) è stato pilone e capitano della Sanson Rovigo vincitrice dell’ottavo scudetto, in quella passata alla storia come la finale di Brescia, anche se non c’erano ancora i play-off. Le due squadre, nel campionato a girone unico, erano a pari punti in classifica all’ultima giornata. Così la partita finita 12-6 per i Bersaglieri divenne epica, immortalata dalle foto artistiche di Paolo Gioli.

 Wiese è stato protagonista del match e con 17 presenze della stagione. L’unica giocata a Rovigo, ma indimenticabile. Per il fatto che qui ha trovato moglie.

E per quanto vissuto in campo. Che 49 anni dopo fa ancora battere il cuore, indossando un “berretto” rossoblù.

Ultimo aggiornamento: 20:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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