Rifiuti abbandonati in autostrada, in un anno più di 500 tonnellate raccolte e 300mila euro spesi

Per la sola raccolta di rifiuti da cestini e cassonetti 72 mila euro sono riconducibili alla sola A28

lunedì 24 marzo 2025 di Marco Agrusti
Rifiuti abbandonati in autostrada, in un anno più di 500 tonnellate e 300mila euro spesi

Purtroppo è una costante. Sacchi neri abbandonati nelle piazzole di sosta delle autostrade. Li si nota sia sul tratto friulano dell’A28, da Sesto al Reghena alla barriera di Sacile Ovest, sia lungo l’A4. Sono pieni di ogni tipo di rifiuto, naturalmente indifferenziato. Materiale lasciato a terra per evitare di effettuare la raccolta in modo corretto. Quindi pagando i relativi tributi. Un’emergenza tornata visibile nei giorni scorsi, soprattutto sull’A28 in direzione di Conegliano. E un costo vivo che ricade sulla società Autostrade Alto Adriatico, che solo l’anno scorso è stata costretta a spendere qualcosa come 300mila euro solamente per la pulizia delle piazzole di sosta sporcate dai rifiuti abbandonati.

Ma adesso si cambia, perché arriva un nuovo bando da 2,4 milioni di euro finalizzato proprio al potenziamento della raccolta dei rifiuti.

 
I NUMERI


Nell’intera rete di Autostrade Alto Adriatico di circa 220 chilometri, nel 2024, sono state recuperate circa 514 tonnellate di rifiuti urbani non differenziati (+6% rispetto al 2023). Un quarto di questi, ovvero circa 131 tonnellate, sono riconducibili alla sola A28; circa 230 alla A4 Destra Tagliamento e A57; circa 153 alla A4 Sinistra Tagliamento, A23 Palmanova-Udine e A34 Villesse-Gorizia. In termini di spesa, nel 2024 la raccolta dei rifiuti da cestini e cassonetti e da terra in piazzole di sosta in emergenza è costata ad Autostrade Alto Adriatico 300 mila euro, a cui si aggiungono 46 mila euro per il recupero rifiuti giacenti a terra lungo le scarpate. Per la sola raccolta di rifiuti da cestini e cassonetti 72 mila euro sono riconducibili alla sola A28.


I CORRETTIVI


Autostrade Alto Adriatico investe sempre di più nella tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Dopo l’avvio di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un parco fotovoltaico e l’investimento milionario per barriere fonoassorbenti che coinvolgerà 12 comuni (soprattutto dell’area pordenonese), la Concessionaria autostradale, che gestisce nella propria rete anche la A4 Venezia-Trieste, annuncia il potenziamento del servizio di raccolta rifiuti con un nuovo bando di gara per un valore complessivo di base d’asta da oltre 2 milioni 400 mila euro nell’arco del prossimo triennio. La procedura di affidamento è suddivisa in sei lotti, di cui uno (per la prima volta, rispetto al passato) specifico solo per la A28 «per riuscire a garantire l’esecuzione di due interventi settimanali di raccolta – spiega la Società – a fronte dell’ulteriore incremento dei rifiuti abbandonati in questo tratto di autostrada». L’altra novità che accompagna il nuovo bando riguarda i due lotti dedicati alla raccolta a terra lungo le scarpate autostradali: uno di questi è riservato agli operatori economici, cooperative sociali o loro consorzi il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate. Tutte azioni queste che sono state rese possibili grazie all’impegno diretto del delegato all’ambiente e consigliere di amministrazione di Autostrade AA, Zorro Grattoni. «Questi sforzi economici sono alla base della nostra filosofia aziendale volta alla sostenibilità dell’infrastruttura – afferma Zorro Grattoni .- Importanti risorse sono state anche dedicata alla formazione del personale affinchè la tematica ambientale sia compresa fino in fondo da tutti. Il nostro è un impegno concreto e quotidiano ma resta doveroso l’appello al senso civico di tutti i cittadini poiché, il comportamento di chi, specie sulla A28, conferisce impropriamente nei cestini o a terra i rifiuti provenienti dalle abitazioni o di origine edile, è da condannare fermamente». Non mancano anche i rinvenimenti di rifiuti nelle aree esterne all’autostrada, rientranti nelle competenze dei singoli Comuni.

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