Riccardi e l'ipotesi segreta di un passo di lato «tecnico»

L'assessore alla Sanità vuole portare a termine la riforma delle cure in Fvg ma senza il via libera alle sue decisioni potrebbe scegliere di cedere l'incarico

domenica 18 maggio 2025 di Marco Agrusti
Riccardi e l'ipotesi segreta di un passo di lato «tecnico»

Qual è in questo momento la posizione di Riccardo Riccardi? L'assessore alla Salute, mai additato direttamente dal ministro Ciriani nell'intervista a tutto campo sul nuovo ospedale di Pordenone, resta per adesso "coperto". Ma non è affatto esclusa una sua mossa a sorpresa. Ad effetto, secondo qualcuno. Pragmatica, secondo chi gli è molto vicino. Quale mossa? Il passo di lato sulla Sanità e su quelle stesse deleghe.

Con quale scopo? Si torna ancora sul tema del pragmatismo. Riccardi ritiene di dover portare a termine un lavoro: la ristrutturazione delle cure e del sistema sanitario regionale, resa indispensabile e urgente sia dallo choc della pandemia che dalle dinamiche nazionali che riguardano visite, personale e liste d'attesa. Ma se questa riforma sarà resa impossibile dall'esterno, allora avanti un altro.

La dinamica

Chiariamoci, al momento sulla scrivania di Fedriga non c'è alcuna lettera firmata dall'ex vicepresidente della Regione nella giunta precedente, la giunta di Vaia e del Covid. Ma un pensiero latente serpeggia. E non è così inconsistente come si potrebbe pensare. Non è nemmeno una provocazione, un messaggio da mandare a qualcuno affinché accada il contrario. È un'idea che per adesso viaggia nelle retrovia, pronta però ad essere tirata fuori per lasciare il campo aperto agli altri, senz'alibi. D'altronde la storia politica di Riccardo Riccardi non inizia e non finisce con l'impegno figlio della stretta di mano con Fedriga sulla sanità regionale. Il forzista è stato assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti nella giunta Tondo, quando la terza corsia dell'autostrada A4 germogliava soltanto. E ha alle spalle ruoli manageriali e operativi. Non siamo nel campo della "politica e basta". Oppure della politica oppure null'altro.

Se il passo di lato dovesse concretizzarsi davvero, però, ciò accadrebbe solamente per un fatto: non essere riuscito a far svoltare la salute regionale verso quel modello di efficienza e razionalizzazione che a intervalli regolari viene proposto come il faro da seguire per il Friuli Venezia Giulia. Dall'altra parte della barricata, invece, c'è chi (ma si tratta di opposizioni, che fanno il loro lavoro) propende per un netto cambio di passo, dai punti nascita fino alle soluzioni miste pubblico-privato negli ospedali. Certo è che dalla soluzione della crisi in cui è ripiombata all'improvviso la giunta Fedriga dipenderà anche il futuro immediato dell'assessorato alla Salute. Posto che si tratta e si tratterà di una posizione che non garantisce e non garantirà riparo politico a nessuno. Nemmeno al più illuminato dei primari. 

Ultimo aggiornamento: 18:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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