PADOVA - Evitare le punture delle zanzare può voler dire salvarsi la vita, prevenendo malattie gravi di cui sono vettori, come West Nile, ormai endemica, e Dengue. Quale la strategia da adottare? Per i cittadini dev’essere quella messa in pratica da tempo da chi deve partire per l’Africa, dotandosi quindi di repellenti da spruzzare sulla pelle, e, in aggiunta, proteggere le finestre con le zanzariere, evitare l’accumulo di acqua nei giardini e mettere ogni 3 settimane le pastiglie larvicide nei tombini delle abitazioni private.
Con il rialzo delle temperature, infatti, sono arrivate appunto le prime zanzare e ieri, alla vigilia della Giornata Mondiale della Salute, il consigliere delegato della Provincia Vincenzo Gottardo ha convocato un incontro a palazzo Santo Stefano per fare il punto sulla situazione, per diffondere un decalogo e lanciare un appello ai 101 Comuni del territorio affinché facciano propria un’ordinanza non sanzionatoria, finalizzata a indurre la gente ad avere comportamenti responsabili, mentre le amministrazioni sono invitate a collocare nelle fontane e nei laghetti pubblici pesci che si nutrono appunto di larve. E per rafforzare ulteriormente le misure di contenimento e per parlare dei pericoli del contagio, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico del Veneto ha organizzato da aprile a giugno 7 incontri informativi dal titolo "Zero zanzare. Difenditi dalle punture, proteggi la tua salute", destinati soprattutto agli over 50, che si terranno a Padova a Palazzo Moroni e nelle sale comunali dei centri mandamentali, cioè Conselve, Camposampiero, Monselice, Piove di Sacco, Cittadella e Montagnana.
Alla riunione che si è tenuta in Piazza Anteriore hanno presenziato Antonia Ricci, direttore appunto dell’IZVe; Serena Marinello, dirigente medico dell’Uoc Malattie infettive e tropicali; Fabrizio Montarsi, del laboratorio di entomologia sanitaria, e Federica Gobbo, veterinario sempre dello Zooprofilattico.
Il quadro
Anche se l’andamento è ciclico e condizionato dai cambiamenti climatici, gli esperti hanno spiegato che nell’ambito del monitoraggio sia sulle zanzare che sui vettori come gli uccelli, è prevedibile che virus quali West Nile e Dengue compaiano a luglio, mentre i contagi sull’uomo si avranno soprattutto da agosto e a rischio maggiore sono i soggetti fragili.
I numeri del 2023 rivelano un quadro preoccupante, con 43 morti in Italia per West Nile, di cui 5 nel Veneto, con la Pianura Padana che è un habitat ideale per la diffusione del virus stesso.
I commenti
«La Provincia - ha ricordato Gottardo - non è nuova nell’affrontare questi temi e tra un mese incontreremo a Palazzo della Ragione 500 studenti delle superiori per parlare sempre di sani stili di vita. Investire sulla prevenzione significa agire sulle cause che negli anni portano allo sviluppo delle malattie. Le punture di zanzara vanno evitate perchè oggi causano patologie nuove, che possono risultare fatali».
«Nei prossimi giorni si alzeranno le temperature e aumenteranno le zanzare - ha detto Antonia Ricci - Il messaggio che indirizziamo alle singole persone è che bisogna proteggersi, non per evitare una fastidiosa puntura, bensì per salvarsi la vita, perchè tali insetti trasmettono patologie gravi. Serve un cambio di mentalità e dobbiamo adottare i comportamenti dei viaggiatori diretti nelle zone tropicali, perchè purtroppo i cambiamenti climatici hanno portato anche qui quell’habitat. Il decalogo indica comportamenti semplici, ma da applicare rigorosamente».
«Servono scelte sovranazionali, ma anche la prevenzione del singolo cittadino - ha proseguito Serena Marinello -. La forma che preoccupa di più è quella neuroinvasiva che ha un’alta mortalità soprattutto nei soggetti in età avanzata, nei trapiantati, nei pazienti oncologici, o nei diabetici. Questi si devono tutelare, ma i giovani sani devono essere responsabili e proteggerli, avendo attenzione verso il loro giardino privato».
Scaricando l’app “mosquito alert” e inviando le foto delle zanzare, o della puntura, è possibile avere informazioni dagli esperti.