Si innamora del prete conosciuto al Santo e diventa la sua stalker: 72enne condannata. Si era finta malata terminale per averne il numero

La vicenda è cominciata nel 2015 quando la donna aveva avvicinato il prete nella basilica del Santo a Padova ed è proseguita quando lui si è trasferito a Bologna e a Genova

lunedì 17 febbraio 2025 di Redazione web
Si innamora del prete conosciuto al Santo e diventa la sua stalker: 72enne condannata. Si era finta malata terminale per averne il numero

PADOVA - Una donna di 72 anni è stata condannata a due anni e due mesi di reclusione per stalking nei confronti di un prete di 55 anni.

La vicenda, che ha visto la donna seguire il sacerdote da Padova a Bologna e infine a Genova, è iniziata nel 2015 quando la donna, parrocchiana, aveva avvicinato il prete nella basilica di Sant'Antonio a Padova.

La persecuzione

La 72enne, fingendo una malattia terminale e sostenendo di avere pochi mesi di vita, era riuscita a ottenere il numero di telefono del sacerdote, iniziando a inviare messaggi ambigui e molesti, con la scusa di chiedere assistenza spirituale. Il sacerdote, dopo un anno di persecuzioni, aveva chiesto il trasferimento a Bologna e poi a Genova, ma la donna era riuscita a rintracciarlo, continuando a perseguitarlo con telefonate e appostamenti. Il prete, a processo, ha raccontato che era stato necessario persino installare sul telefono un dispositivo per bloccare le centinaia di chiamate della donna: tutto inutile, lei riusciva sempre a trovarlo e a tormentarlo.

La situazione era degenerata quando la donna aveva accusato falsamente il prete di violenza, denunciandolo alle autorità ecclesiastiche e pubblicando le accuse sui social media. Il prete, estremamente provato a livello psicologico dalla situazione, era stato costretto a ricorrere all'aiuto di uno psicologo per superare lo stato d'ansia causato dalle persecuzioni.

La condanna

Il giudice bolognese era riuscito a ottenere per la stalker il divieto di avvicinamento: le false accuse mosse dalla donna nei confronti del religioso, intanto, sono decadute. Il processo nei confronti della 72enne si è concluso con la condanna della donna per atti persecutori e calunnia. La testimonianza dell'arcivescovo di Genova, Marco Tasca, oltre a quelle delle perpetue, hanno confermato la gravità della situazione. Il prete, che ha subito anni di vessazioni, ha dichiarato di essere stato costretto a nascondersi e di aver ricevuto migliaia di chiamate sul telefono del convento.

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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