TOMBOLO - Tendone e cucine della Pro loco, in una parte della grande piazza di Onara di Tombolo, sono installate irregolarmente. Un esposto anonimo lo ha segnalato e così il Comune ha emesso un provvedimento, intimando ai volontari di smontarle e liberare lo spazio entro la fine di novembre. Risultato dell'azione del o dei "corvi": la tradizionale sagra paesana del primo fine settimana di ottobre e un evento nell'ultima domenica di settembre non si potranno svolgere come di consueto, ma dovranno adattarsi agli spazi messi a disposizione dalla parrocchia guidata da don Claudio Gnesotto.
La documentazione
La Pro loco di Onara, presieduta da Andrea Mazzonetto, riconosce la svista, ossia, la mancanza di presentazione della domanda di utilizzo degli spazi per il 2024 che permette di mantenere in loco le strutture, comunque mobili, anche se per rimuoverle serve tempo.
La Pro loco, con i suoi volontari, si adopera dal 1969 per realizzare non solo manifestazioni di promozione delle tradizioni locali, ma anche numerosi eventi che portano il grande pubblico ad Onara di Tombolo. Per citarne alcuni: il Carnevale, la due giorni di gimkana automobilistica, la festa della birra e molte altre. All'opera ci sono persone che dedicano il loro tempo in questa forma associativa a favore della collettività. Sarebbe bastato ricordare la dimenticanza al presidente anzichè inviare una lettera senza il coraggio di accompagnarla da nome e cognome.
L'impegno
Nello spirito del "fare per il proprio paese, pro loco", i volontari non si sono voluti fermare. «Con le nostre forze - spiegano - non riusciamo a fare la sagra come sempre avvenuto e smontare tutto in poche settimane. Non ci siamo voluti fermare e così, grazie alla parrocchia, festeggeremo utilizzando i loro spazi. Ci sarà il bancone gastronomico, ma molto ridotto, salterà tutta la programmazione relativa agli spettacoli e stiamo valutando se fare o no i fuochi d'artificio».
E i prossimi mesi? Su questo nessuno si sbilancia. Il colpo è veramente duro da affrontare per quanto i volontari siano abituati a faticare. Nessuno lo dice apertamente, ma a ferire profondamente, è l'azione com'è stata fatta: una lettera anonima. Nel messaggio pubblico di presidente e direttivo si evidenzia: «Non saremo in grado di fare la sagra di Onara, ma collaboreremo, come sempre, con la parrocchia, per la buona riuscita della manifestazione poichè da sempre crediamo che "l'unione fa la forza". In attesa di un esito positivo della situazione in essere che ci permetta di continuare a dare vita alla piazza del nostro paese, vi ringraziamo tutti per il sostegno e la comprensione finora accordataci e che mai come ora sono ancora più preziosi».