Marciapiede dissestato, cade e si rompe il setto nasale: «Degrado e alberi mai curati»

L'incidente, accaduto nei giorni scorsi, nel tratto di marciapiede antistante al civico 49 di via D'Avanzo, all'Arcella, ha coinvolto Anna Fabris, che abita in quella zona

mercoledì 28 maggio 2025 di Isabella Scalabrin
Marciapiede dissestato, cade e si rompe il setto nasale: «Degrado e alberi mai curati»

PADOVA - Un'anziana di 85 anni cade rovinosamente a terra sul marciapiede dissestato e si fa male al naso, finendo in pronto soccorso. L'incidente, accaduto nei giorni scorsi, nel tratto di marciapiede antistante al civico 49 di via D'Avanzo, all'Arcella, ha coinvolto Anna Fabris, che abita in quella zona. «Non ho voluto chiedere al Comune un risarcimento per le conseguenze della caduta, che mi ha fatta soffrire con forti dolori al naso - spiega la signora - ma ritengo giusto segnalare, per l'ennesima volta, lo stato di degrado pluriennale dei marciapiedi in via D'Avanzo, pericolosi a causa di radici degli alberi che sollevano l'asfalto, buche che fanno inciampare, porzioni di suolo sconnesso.

Succede spesso che cadono persone, e so che recentemente un'altra anziana scivolata si è rotta alcuni denti».

Marciapiedi dissestati

Interviene sulla questione anche un'altra residente in via D'Avanzo, Paola Rampazzo. «I marciapiedi sono ridotti malissimo - commenta - Anche prima delle ultime elezioni ho fatto notare all'allora candidato sindaco Sergio Giordani, durante una sua visita all'Arcella, lo stato di enorme degrado delle infrastrutture dedicate ai pedoni, ma tutto è passato come si dice in cavalleria. Quando piove le buche si riempiono di acqua e per camminare ci si bagnano completamente le scarpe, inoltre gli alberi non vengono mai curati, l'ultima potatura risale all'epoca di Bitonci sindaco, e le radici da più di vent'anni hanno contribuito alla rottura dei marciapiedi». Non solo. «Via D'Avanzo è sempre molto sporca precisa la residente con lattine, bottiglie vuote, avanzi di cibo, indumenti, borse gettati a terra, perfino mutande e calzini nell'aiuola». E aggiunge: «Non credo sia la Zona rossa ad aver diminuito drasticamente il valore dei nostri immobili, ma il rumore dei treni, in particolare i merci che corrono veloci suonando la sirena e fanno tremare le case, e il traffico, considerato che via D'Avanzo è diventata asse di collegamento tra Padova est e Padova ovest, unitamente alla trascuratezza di marciapiedi e strade. Basti pensare che l'ultima volta che le laterali di via De Menabuoi sono state asfaltate, l'intervento è stato compiuto solo a metà, cioè solo dal centro strada fino a destra, mentre la parte dal centro strada a sinistra non è stata asfaltata. Siamo sempre stati cittadini di serie B anche se paghiamo le tasse come quelli di serie A».

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Un altro abitante dell'area ricorda, Diego Agostini, il cronico problema dello spaccio: «I pusher lavorano regolarmente dentro il parco Milcovich e nei posteggi dei supermercati situati in questo punto dell'Arcella conclude Dove a causa di tutto questo degrado, le nostre case continuano a perdere valore». 

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