PADOVA - Fondazione Cariparo stanzia 200mila euro per monitorare la Cappella degli Scrovegni. Quello che è uno dei monumenti più noti della città è infatti dotato di un complesso impianto di monitoraggio del microclima, della qualità dell'aria interna, delle condizioni climatiche esterne e del livello d'acqua nella cripta. Il Comune l'anno scorso ha predisposto un progetto di aggiornamento di tutta questa impiantistica, fondamentale per la tutela e la conservazione della cappella e del suo ciclo affrescato. Grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha stanziato 200mila euro, in aggiunta al milione di euro stanziato tra il 1993 e il 2015 per interventi di varia natura, prenderà il via in autunno un intervento che prevede appunto l'aggiornamento degli impianti di monitoraggio e la revisione di parte degli impianti elettrici.
Gli interventi
Nello specifico con questo stanziamento sarà possibile installare nuovi sensori di temperatura e umidità dell'aria, sostituendo quelli che hanno ormai superato la vita di esercizio.
La soddisfazione
«La Cappella degli Scrovegni, con il suo ciclo affrescato di Giotto, il capolavoro meglio conservato al mondo dell'artista, è il fiore all'occhiello del nostro patrimonio - ha spiegato l'assessore alla Cultura, Andrea Colasio -. Un luogo come sappiamo delicato, che va preservato e tutelato con la massima cura e attenzione. Con quest'obiettivo abbiamo definito questo importante progetto che si fa concreto in sinergia e con il sostegno di Cariparo, cui va il mio sincero ringraziamento».
«La Cappella degli Scrovegni, capolavoro e massima espressione del genio di Giotto, rappresenta ormai, insieme alla Basilica del Santo, uno dei simboli della città - ha aggiunto Gilberto Muraro, presidente della Fondazione -. Lo era già. E lo è ancor di più da quando i cicli affrescati del XIV secolo di Padova Urbs Picta sono diventati Patrimonio Unesco. Tutelare questo prezioso bene, migliorandone nel contempo la fruibilità, è un dovere al quale non abbiamo mai voluto sottrarci».