VILLA DEL CONTE (PADOVA) - Il conducente di un camion, lunedì scorso (1° aprile) alle 7 del mattino, ha provocato una serie incalcolabile di danni lungo la Sp39 per un probabile guasto meccanico.
I danni
L'autista del mezzo pesante, per un probabile guasto al braccio meccanico del mezzo e il conseguente innalzamento fino a sei metri d'altezza, ha tranciato i cavi aerei della linea telefonica collocati orizzontalmente all'asse della strada. Ha così provocato lo spostamento dei pali di sostegno in legno al margine della strada. Cavi telefonici, tirafili e morsetti di acciaio per i tiranti sono rimbalzati per qualche decina di metri lungo la carreggiata e all'interno di alcune proprietà private.
La ricostruzione
In quell'instante non transitavano né auto né pedoni, altrimenti le conseguenze potevano essere drammatiche. Il conducente dell'autocarro, dopo essersi fermato qualche centinaio di metri più avanti davanti al passo carraio di un privato, aver scaricato sul suolo l'olio idraulico residuo e aver risistemato l'impianto, è ripartito facendo perdere le proprie tracce. Al grave episodio non ha assistito alcun testimone. Inoltre non è stato possibile ottenere informazioni utili dai residenti della zona che, a parte il forte botto, non hanno potuto fornire indizi agli agenti.
Le indagini
Come spesso accade nei territori del Camposampierese, a togliere le castagne dal fuoco ha pensato il sofisticato sistema di videosorveglianza in uso alla Federazione. Sono risultate preziose anche le telecamere di alcuni privati. Dopo quattro giorni si è ricostruito l'accaduto, riuscendo ad arrivare all'autista pirata. L'indagine è stata svolta in prima persona dal comandante Antonio Paolocci con l'informatico del comando di Camposampiero Giorgio Bovo.
Si è appreso che il camion era partito da un'azienda del posto. Il 3 aprile è stato identificato il responsabile. Il titolare della ditta, che opera a Villa del Conte, completamente all'oscuro dell'accaduto, informato di quanto era successo, dopo aver contattato telefonicamente l'autista che si trovava alla guida del mezzo ha prontamente riconosciuto la responsabilità del proprio dipendente inviando successivamente al comando di polizia locale una nota con assunzione della responsabilità del fatto ed informando di aver aperto il sinistro presso la propria compagnia assicurativa al fine del risarcimento di tutti i danni materiali causati.
«Purtroppo - ha dichiarato Paolocci - i danneggiamenti al patrimonio pubblico con i responsabili che fuggono sono all'ordine del giorno. Per fortuna disponiamo di un diffuso e capillare sistema di videosorveglianza tecnologicamente all'avanguardia che ci consente quasi sempre di risalire ai responsabili. Sarebbe auspicabile un inasprimento delle sanzioni a carico di chi si comporta in questo modo: un cambio culturale potrebbe senza dubbio contribuire a migliorare di molto un quadro francamente poco edificante».