BELLUNO - Regine contro. E stavolta non parliamo di cinepanettone, nel quale Cortina non ha senz’altro rivali. Il sindaco di Rocca Pietore, Valerio Davare, si è fatto interprete infatti di una mozione che sarà oggetto di discussione nel corso della seduta del consiglio dell’Unione Montana Agordina di mercoledì prossimo. E che avrà come proposta la tutela del brand “Marmolada-Regina delle Dolomiti”. E così la guerra sulla dicitura “Regina delle Dolomiti” torna a mettere contro “l’un l’altra armate” le due località: Cortina, appunto, e Rocca Pietore.
La contesa
Una scaramuccia iniziata nel settembre scorso, quando il Comune di Cortina decise di voler depositare il marchio “Cortina Regina delle Dolomiti”. Cosa questa che non lasciò del tutto indifferente Rocca Pietore che, senza perdere tempo, nella persona del primo cittadino Davare, levò gli scudi sottolineando come la denominazione di Regina delle Dolomiti fosse da ritenersi legata da sempre alla Marmolada. E che tale iniziativa da parte del Comune di Cortina avrebbe generato confusione a livello turistico e di marketing.
Una posizione, quella del sindaco di Rocca Pietore, che è stata sottoscritta e supportata da molti consiglieri dell’Unione montana e in special modo da molti sindaci del comprensorio agordino. «Per la verità – si legge nella proposta di mozione – il Consorzio turistico Rocca Pietore Marmolada aveva registrato il proprio brand già nel 2014: Marmolada Dolomites, Regina delle Dolomiti. Ci chiediamo a questo punto, quante “regine” verranno registrate nei prossimi anni, nel nome del business più cieco e sfrenato. Durante il consiglio comunale di Rocca Pietore del 27 novembre 2024 si è parlato e discusso a lungo su come difendersi da questa attribuzione unilaterale; tutti i consiglieri del Comune hanno espresso in tale occasione sincera amarezza e sgomento e hanno incaricato il sindaco di attivarsi in tutte le sedi ritenute opportune».
In tale contesto è stato chiesto al consiglio dell’Unione montana agordina, che si ritroverà appunto mercoledì, di pronunciarsi su quello che viene considerato un attacco all’immagine, all’economia e all’identità agordina. In particolare, il voto darà un indirizzo politico alla giunta dell’Unione montana, affinché si attivi in tutte le sedi ritenute opportune per difendere il nome “Marmolada-Regina delle Dolomiti”.
Gli alleati
A fianco del Comune di Rocca Pietore c’è anche un alleato particolare: la Provincia di Trento. Per decenni è stata contrapposta al Comune di Rocca sulla questione confinaria della Marmolada. Stavolta, però, il Comune agordino ha incassato il voto unanime del Consiglio provinciale di Trento, che il 4 giugno scorso ha dato mandato di difendere il nome “Marmolada-Regina delle Dolomiti” attraverso l’assessore della Val di Fassa, Luca Guglielmi. Non a caso Guglielmi ha già avuto vari contatti con il sindaco Davare per promuovere azioni condivise.
Nella partita forse un parere autorevole potrebbe esprimerlo la fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, quale ente pubblico che si occupa della governance e della promozione turistica della provincia di Belluno. DMO infatti è composta da soci pubblici, come Comuni e Unioni Montane, e privati, tra cui associazioni di categoria e consorzi di valle. Riconosciuta dalla Regione del Veneto, la fondazione è impegnata nella promozione, nello sviluppo e nell’incremento del turismo nell’intero territorio della Provincia di Belluno.
D’altro canto, se è vero che una regina sta sul trono, la Marmolada, con i suoi 3.343 metri di altitudine, è la montagna più alta delle Dolomiti, sentinella su un panorama di vette e valli senza pari, come Cordevole, Biois, Catea di Cima Uomo, Padon e Cime d’Auta, solo per citarne alcune. Senza parlare del suo noto ghiacciaio, che ha visto scrivere le pagine più eroiche e drammatiche della guerra del 1915-18. Di fatto, almeno per morfologia e storia, le Dolomiti la regina ce l’hanno da un pezzo.