VALBELLUNA - Si tiene nel fine settimana la diciassettesima edizione di Latterie aperte in Valbelluna organizzata dall'Unione montana con altri enti.
Il programma
La latteria di Bolzano Bellunese, che è stata trasformata ormai da qualche anno in museo, sarà aperta già il 31 maggio, dalle 17 alle 19.30. Domenica il cuore delle manifestazioni. Alle 9.30 a Camolino verrà data una dimostrazione di come si lavora e produce il Montasio. Alle 10 a Frontin si potrà assistere alla lavorazione della ricotta mentre a Sant'Antonio Tortal si conosceranno i segreti del Mezzano Signetta e a Sedico quelli del Rustego. Valmorel, nel frattempo, proporrà una dimostrazione della lavorazione del latte crudo per produrre "schiz" e ricotta (aderisce alla giornata anche l'azienda La schirata con una dimostrazione di estrazione di olii essenziali). Sono diverse le iniziative collaterali, alcune anche già avviate per lanciare l’appuntamento di Latterie aperte. E un’altra è in programma domenica, a Valmorel: al centro El vejo alle 9.30 si terrà un convegno su agricoltura di montagna e resilienza contadina.
A Sedico, come già domenica scorsa, sarà possibile visitare il castelliere di Noal. L'iniziativa più originale è rappresentata però, stavolta, da “Dalla latteria alla tavola”, una serie di cene e pranzi a tema, guidati dagli assaggiatori Onaf Belluno. La prima cena è già stata proposta alla Stanga (con una serata a base di formaggi di Camolino). Una prossima cena si terrà venerdì e sarà ospitata dal ristorante Canton di Trichiana. Questa volta saranno protagonisti i formaggi delle latterie di Sant'Antonio e Frontin. Domenica 1° giugno alle 12.45 all'osteria Col de Rui di Lentiai si potrà mangiare apprezzando i sapori dei formaggi della latteria di Lentiai. Venerdì 13 a La Muda ecco una cena (alle 20) a base di formaggi di Sant'Antonio e Frontin. Il gran finale è previsto però per il 20 giugno alle 20 alla locanda Valmorel.
In provincia di Belluno, decenni fa, di latterie ce n'erano circa duecento. Ora in Valbelluna sono rimaste solo le latterie di Camolino, Frontin, Sedico, Lentiai, Sant'Antonio Tortal e Valmorel che, peraltro, rappresentano la quasi totalità delle latterie ancora aperte in provincia. Eccezion fatta, ovviamente, per Lattebusche.