- Rubio vuole che Usa cambino strategia a Gaza
- Freedom Flotilla, soldati Idf a bordo
- Israele annuncia la ripresa degli aiuti umanitari a Gaza
- Starmer: Gb pronta a inviare aiuti a Gaza per via aerea
- Media: attacchi israeliani a Gaza, 25 morti dall'alba
Rubio vuole che Usa cambino strategia a Gaza
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha detto alle famiglie degli ostaggi israeliani che gli Stati Uniti «devono cambiare strategia a Gaza».
Irruzione soldati Israele su nave Flotilla
I soldati israeliani hanno fatto irruzione a bordo della nave Handala della Freedom Flotilla che voleva forzare il blocco marittimo al largo della Striscia di Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese affamata. Haaretz riferisce che le persone a bordo non hanno opposto resistenza. Poco dopo l'irruzione dei militari, sono state interrotte le riprese live dalla nave: l'ultima immagine trasmessa mostra un soldato sequestrare una telecamera.
Sa'ar a Tajani: "Attuiamo una tregua umanitaria a Gaza"
L'esercito israeliano attuerà un cessate il fuoco umanitario a partire da domani mattina e fino a sera in diversi centri abitati di Gaza, tra cui la Striscia settentrionale. Lo ha annunciato al ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro degli Esteri di Israele Gideon Sa'ar. Sa'ar, recita una nota della Farnesina, ha confermato a Tajani che, rispondendo anche a una specifica richiesta del Governo italiano, nel quadro della tregua umanitaria, le IDF consentiranno all'Onu e alle organizzazioni umanitarie un accesso sicuro ai centri abitati. Sa'ar ha aggiunto che le tregue umanitarie verranno ripetute di volta in volta, in base alla necessità e allo scopo di riportare alimenti e medicine a livello adeguato in tutta la Striscia. Il ministro Tajani ha ringraziato il collega israeliano per l'informazione e ha confermato che il Governo italiano ha fiducia che Israele continui a lavorare con i mediatori per un cessate-il-fuoco definivo che permetta la liberazione degli ostaggi israeliani, l'interruzione definitiva degli attacchi militari che coinvolgono la popolazione civile e la ripresa di un negoziato politico complessivo. Nel frattempo Tajani ha confermato al ministro israeliano la richiesta che cessino in ogni caso gli attacchi che possano coinvolgere la popolazione civile palestinese.
Israele, da domani mattina 'pause umanitarie' per aiuti, ora tocca a Onu
«Domani mattina Israele applicherà una 'pausa umanitaria' nei centri civili e nei corridoi umanitari per consentire la distribuzione degli aiuti». Lo annuncia in un post su X il ministero degli Esteri, assicurando che «Israele ha continuato a facilitare l'ingresso dei camion di aiuti nella Striscia di Gaza». E puntando l'indice contro l'Onu: «Purtroppo, finora le Nazioni Unite non sono riuscite a raccogliere e distribuire l'ingente quantità di aiuti umanitari nei camion immagazzinati in aree designate all'interno della Striscia di Gaza». «Ora ci si aspetta che l'Onu raccolga e distribuisca le grandi quantità di aiuti, senza ulteriori ritardi o scuse», dice il ministero degli Esteri, che torna a respingere «le false accuse e la propaganda sulla carestia lanciate da Hamas, che manipola immagini di bambini affetti da malattie terminali. È vergognoso». Le pause umanitarie inizieranno a partire dalle 10 ora locale, le 9 in Italia, e riguarderanno diverse località della Striscia di Gaza, fanno sapere gli israeliani.
Freedom Flotilla, soldati Idf a bordo
Le forze dell'Idf hanno abbordato la barca Handala della Freedom Flotilla al largo della costa di Gaza. Lo mostrano le immagini del canale Youtube.
Fonti palestinesi confermano ripresa lanci aiuti su Gaza
Haaretz scrive che fonti palestinesi hanno confermato la ripresa dei lanci di aiuti umanitari sul nord della Striscia di Gaza.
Israele annuncia la ripresa degli aiuti umanitari a Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato sabato che istituirà dei «corridoi umanitari» per consentire ai convogli delle Nazioni Unite di viaggiare in sicurezza a Gaza, nonché che riprenderà i lanci di aiuti umanitari nel territorio, a seguito di una valutazione della situazione e in conformità con le direttive della leadership politica. Lo scrive Haaretz. Secondo quanto comunicato dall'Idf, le operazioni di lancio di aiuti dal cielo saranno coordinate con le organizzazioni umanitarie internazionali. I lanci includeranno pacchi di cibo, contenenti anche farina, zucchero e cibi in scatola, forniti dai «partner internazionali». Haaretz scrive inoltre che l'esercito israeliano faciliterà i servizi di desalinizzazione dell'acqua nella Striscia di Gaza collegandoli a linee elettriche da Israele. La desalinizzazione, secondo l'Idf, dovrebbe essere in grado di produrre fino a 20.000 metri cubi d'acqua potabile al giorno.
Media: almeno 42 i palestinesi uccisi a Gaza in 24 ore
Almeno 42 palestinesi hanno perso la vita da venerdì sera nella Striscia di Gaza - gli ultimi 10 in serata oggi non lontano dal valico di Zikim con Israele, mentre aspettavano di ricevere cibo -, colpiti da raid aerei o dal fuoco dei soldati dell'Idf a terra, secondo fonti mediche e della protezione civile palestinesi, citate da Haaretz. Quanto all'episodio di Zikim, i militari affermano di aver sparato «colpi di avvertimento» e di non essere a conoscenza di morti o feriti.
Emirati, riprenderemo immediatamente lancio d'aiuti su Gaza
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato che riprenderanno «immediatamente» il lancio aereo degli aiuti su Gaza.
Idf, sparati colpi di avvertimento vicino a camion aiuti a Gaza
L'Idf ha dichiarato che le sue truppe hanno sparato «colpi di avvertimento» vicino ai camion degli aiuti umanitari nel nord di Gaza, aggiungendo di non essere al momento a conoscenza di vittime. I medici che lavorano nel territorio hanno dichiarato che sei persone sono state uccise e oltre 160 ferite mentre attendevano aiuti nel nord di Gaza in due distinti incidenti, ieri sera e questa mattina. «Durante la notte e fino alle prime ore del mattino (sabato), sono stati identificati raduni di cittadini di Gaza vicino ai camion degli aiuti umanitari nel nord della Striscia, in prossimità delle truppe dell'Idf che operavano nella zona», ha dichiarato l'IDF alla Cnn in un comunicato. «Le truppe dell'IDF hanno sparato colpi di avvertimento per allontanare la folla nella zona, in risposta a una minaccia immediata per loro», ha affermato. «L'Idf non è a conoscenza di vittime a seguito del fuoco», ha aggiunto.
Freedom Flotilla: "Nave Idf diretta verso di noi per fermarci"
Una unità della marina militare israeliana, la Shayetet 13, ha lasciato da poco il porto israeliano di Haifa con l'ordine di «prendere il controllo (della barca Handala) della Freedom Flotilla e di fermare le persone a bordo»: lo scrive su Instagram un membro della stessa Ong Freedom Flotilla Coalition, citando «siti web affiliati». Tony La Piccirella, uno dei due attivisti a bordo, ha raccontato al telefono all'ANSA che, superato il punto in cui fu sequestrata in giugno l'imbarcazione precedente, a una settantina di miglia marittime dalle acque territoriali di Gaza, dalla Handala vedono un drone che sorvola. Sul perché questa missione di Freedom Flotilla, la 37ma da quando iniziò il blocco nel 2007, sia passata sotto silenzio da parte delle autorità israeliane rispetto alla precedente, quella della barca a vela Madleen con a bordo Greta Thunberg, La Piccirella dice: «Questa missione non è solo umanitaria, ha una valenza politica simbolica forte. Ha senso quindi tacere. E' comprensibile e anche intelligente dal punto di vista mediatico da parte loro (di Israele) tenere il tutto sotto silenzio», dice l'attivista barese a bordo, che aggiunge di aspettarsi in ogni momento l'interruzione di ogni comunicazione con l'attivazione dei 'jammer' elettronici da parte israeliana, bloccando le comunicazioni, che precedono l'operazione di intercettazione e sequestro della barca: operazioni - ha aggiunto - che «di solito avvengono di sera, al buio, perché non si veda nelle telecamere».
Idf, pronti per Flotilla, aspettiamo indicazioni politiche
L'esercito israeliano ha dichiarato che si sta preparando all'arrivo della nave Handala e che è in attesa di indicazioni dalla leadership politica. «L'Idf impone il blocco della sicurezza marittima sulla Striscia di Gaza ed è preparata ad affrontare una serie di scenari», ha affermato l'esercito in una nota citata da Haaretz.
Freedom Flotilla ha superato punto dove fermata barca precedente
La barca Handala della Freedom Flotilla, diretta verso le coste della Striscia di Gaza per tentare di forzare il blocco israeliano, ha superato il punto, al largo della costa egiziana, dove in giugno fu bloccata la nave precedente, la Medleen, con a bordo l'attivista Greta Thunberg e l'eurodeputata Rima Hassan. E' quanto si può dedurre dal sistema di tracciamento della barca.
Freedom Flotilla: "vicini alla zona dove fu fermata altra barca"
Gli organizzatori della flottiglia «Handala», impegnata a rompere il blocco intorno a Gaza, hanno annunciato che l'imbarcazione si sta avvicinando alla zona in cui sono stati arrestati gli attivisti dell'imbarcazione precedente, tra cui Greta Thunberg e la parlamentare europea Rima Hassan. Lo riporta Haaretz.
Gb-Francia-Germania promettono 'aiuti aerei per Gaza'
Regno Unito, Francia e Germania tornano a denunciare come «spaventosa» la situazione della popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza, sullo sfondo dei raid israeliani e delle restrizioni sulle forniture essenziali, e annunciano un piano congiunto per la distribuzione aerea di aiuti - autorizzata di nuovo ieri da Israele in risposta alle pressioni internazionali crescenti - in partnership con Paesi come la Giordania. Lo si legge in una nota diffusa oggi da Downing Street, dopo una nuova telefonata a tre fra Keir Starmer, Emmanuel Macron e Friedrich Merz.
Governo Gaza, 100.000 bimbi rischiano di morire a breve
L'Ufficio governativo per i media di Gaza ha affermato che 100.000 bambini di età non superiore ai due anni, tra cui 40.000 neonati, rischiano di morire entro pochi giorni a causa di un «imminente disastro umanitario senza precedenti» provocato da Israele. Lo riporta Al Jazeera. Questa situazione è dovuta alla «totale mancanza di latte per bambini e di integratori nutrizionali, alla continua chiusura dei valichi e all'impedimento dell'ingresso dei più semplici rifornimenti di base», si legge in un comunicato.
Starmer: Gb pronta a inviare aiuti a Gaza per via aerea
Il Regno Unito è pronto a giocare un ruolo di primo piano nell'invio di aiuti a Gaza per via aerea, come recentemente autorizzato da Israele e il riconoscimento dello Stato di Palestina sarà poi un ulteriore passo, ma deve «essere parte di un piano più ampio che alla fine si traduca in una soluzione a due Stati e in una sicurezza duratura per palestinesi e israeliani». Lo ha affermato il premier britannico Keir Starmer in una intervista al Mirror. «La notizia che Israele permetterà ai Paesi di lanciare aiuti via aerea a Gaza è arrivata troppo tardi, ma faremo tutto il possibile per far arrivare gli aiuti attraverso questa via», ha detto Starmer, descrivendo le immagini provenienti dalla Striscia come «assolutamente orribili». Tra le proposte, l'accoglienza di un maggior numero di bambini palestinesi nel Regno Unito per cure mediche specialistiche. Il premier ha poi aggiunto che il Regno Unito sta già collaborando con la Giordania per far arrivare gli aiuti britannici sugli aerei e nella Striscia, un sistema che le agenzie umanitarie hanno tuttavia giudicato insufficiente. Nei giorni scorsi un terzo dei parlamentari ha firmato una lettera chiedendo al governo di riconoscere uno Stato palestinese.
Media, una neonata morta di malnutrizione a Gaza
Una neonata è morta oggi di malnutrizione nella Striscia di Gaza, riporta Al Jazeera. Si tratta di Zainab Abu Halib, la cui famiglia ha raccontato all'emittente di averla vista morire lentamente ogni giorno, a causa della mancanza di cibo e di cure mediche. Il suo decesso porta a 123 il numero dei palestinesi morti a causa di malnutrizione a Gaza, di cui almeno 84 bambini e neonati
Media: attacchi israeliani a Gaza, 25 morti dall'alba
Almeno 25 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Gaza dall'alba di oggi, tra cui 13 mentre aspettavano gli aiuti umanitari: lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera
Onu, aiuti a Gaza per via aerea costosi e inefficienti
Sebbene il lancio di aiuti per via aerea sulla Striscia di Gaza possa essere utile, le Nazioni Unite affermano che i lanci aerei «sono il modo più costoso e inefficiente» per far arrivare gli aiuti nella zona, definendo la mossa una «distrazione dall'inazione» del governo israeliano. Lo riporta la Bbc riferendo dell'apertura di Israele a questa modalità di aiuto umanitario. Mentre gli allarmi sulla carestia a Gaza si intensificano, anche il Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite afferma che la crisi alimentare ha raggiunto «nuovi e sorprendenti livelli di disperazione», con quasi un terzo degli abitanti di Gaza «che non mangia da giorni». Secondo l'Onu, questo metodo di distribuzione degli aiuti ha una portata molto più limitata, e al contempo comporta costi maggiori, portando molte organizzazioni internazionali a sostenere che potenziare altri meccanismi più tradizionali sarebbe un modo più efficace per affrontare la crisi umanitaria.
Trump gela Macron sul riconoscimento della Palestina. «Quel che dice il presidente francese non ha alcun peso», taglia corto il leader Usa. Frenano anche Italia, Regno Unito e Germania. Le Idf annunciano che consentiranno lanci di cibo sulla Striscia di Gaza, ma negano una carestia nell'enclave palestinese. Decine di migliaia di aiuti scaduti sono stati distrutti dall'esercito israeliano, secondo i media locali. Le ultime notizie in diretta del 26 luglio 2025.