I tempi non sono maturi per riconoscere la Palestina. È questa la linea della premier Giorgia Meloni: «Io credo che il riconoscimento lo Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l'obiettivo - ha spiegato a Repubblica - L'ho detto varie volte, anche in Parlamento.
Bonelli: no Meloni a Stato Palestina atto codardia e servilismo
«Le dichiarazioni di Giorgia Meloni sul riconoscimento dello Stato di Palestina sono gravi e inaccettabili. Dire che "non è il momento" e che sarebbe addirittura "controproducente", mentre a Gaza si continua a morire di fame e sotto le bombe, è il segno di una totale subalternità politica e morale al carnefice Netanyahu e alla destra israeliana», dice Angelo Bonelli da Londra, dove è in corso la Conferenza per l'Alleanza globale per la Palestina. «Meloni parla di "processo politico" e di "tempi non maturi" mentre da oltre nove mesi assistiamo a una guerra spietata, con più di 58.000 morti - di cui oltre 20.000 bambini - ospedali rasi al suolo, scuole bombardate, aiuti umanitari bloccati e un'intera popolazione condannata alla fame e alla sete. Meloni finge di sostenere l'obiettivo di uno Stato palestinese, ma nei fatti lo boicotta, coprendo l'occupazione militare, le stragi di civili e l'assedio che l'ONU ha denunciato come crimine contro l'umanità. È un governo che continua a mentire sulle forniture militari a Israele, che non revoca gli accordi di cooperazione e che si allinea alle posizioni più reazionarie di Trump».
«Il riconoscimento dello Stato di Palestina è oggi un atto necessario per fermare l'aggressione israeliana, non un dettaglio diplomatico da rinviare all'infinito. Meloni si rifiuta di farlo per non disturbare i suoi alleati politici e ideologici: questa non è prudenza, è complicità. Mentre Macron rompe il silenzio e altri Paesi europei si muovono, l'Italia resta ferma, immobile, succube. Un governo codardo, che volta le spalle al diritto internazionale, ai diritti umani e alla verità. Giorgia Meloni, quanti bambini ancora devono morire di fame o sotto le bombe affinché l'Italia sanzioni il criminale e carnefice Netanyahu?», conclude Bonelli.