Servizi igienici pubblici di nuovo chiusi, i guasti non c'entrano. L'assessore punta il dito su «incivili e maleducati»

Le parole forti sono quelli di Giuseppe Verdichizzi, l’assessore al Patrimonio è furioso, perché la situazione non è nuova, ma si è ripresentata

Domenica 28 Aprile 2024
Servizi igienici pubblici di nuovo chiusi, i guasti non c'entrano. L'assessore punta il dito su «incivili e maleducati»

PORDENONE - «Adesso basta, serve un maggiore senso civico. Non stiamo parlando di proprietà private ma di beni pubblici e non si possono trattare così». I toni duri e le parole forti sono quelli di Giuseppe Verdichizzi. L’assessore al Patrimonio è furioso, perché la situazione non è nuova, ma si è ripresentata. I bagni pubblici di piazza XX Settembre sono di nuovo inservibili. E non a causa di un guasto, ma per colpa di pochi incivili che non hanno cura di qualcosa che dovrebbe essere di tutti. 


LE CONDIZIONI

Il cartello con la scritta “aperto” non deve ingannare. I servizi di piazza XX Settembre, incastonati sotto la biblioteca, non sono nuovamente disponibili. Un’altra scritta, di colore giallo, avvisa infatti di quello che viene definito come un guasto. In realtà il discorso è sempre quello: troppe persone abusano della gratuità dei bagni e li lasciano in condizioni indecorose dopo l’utilizzo.

E altre volte si è di fronte a veri e propri atti di vandalismo. Il risultato? Deve intervenire ancora una volta il Comune e garantire la manutenzione. Quindi si deve spendere per l’incuria di pochi. E tutti gli altri devono anche sopportare il disagio di trovare i bagni chiusi. 


LO SFOGO

«Purtroppo c’è sempre chi non ha cura dei beni che sono di tutti - parte all’attacco l’assessore comunale Giuseppe Verdichizzi -. Non è raro che il Comune si trovi costretto a interrompere il funzionamento dei servizi igienici di piazza XX Settembre a causa della maleducazione di qualcuno oppure in seguito a piccoli atti vandalici compiuti da chi non ha il senso della cosa pubblica. Queste persone - prosegue ancora Verdichizzi commentando l’ennesima chiusura dei bagni della piazza - devono capire che il Comune può intervenire, certo, ma anche che è necessario trattare meglio quello che non è proprietà privata. Non possiamo sempre intervenire e risolvere tutto: c’è bisogno, oltre che di un maggiore senso civico, anche di un generale rispetto. La manutenzione viene naturalmente effettuata, ci mancherebbe - va avanti l’assessore della giunta Ciriani -, ma dà fastidio trovare i segni di quelli che possiamo definire tranquillamente come danni da incuria, per non parlare della sporcizia. E purtroppo si tratta di episodi ricorrenti e niente affatto isolati». 


I PRECEDENTI

Solo pochi giorni fa, stavolta all’interno del parco Querini, un altro “manifesto” dell’incuria. Dopo una festa di compleanno, infatti, una compagnia ha lasciato il parco in condizioni letteralmente pietose. Il sindaco Ciriani non ha usato mezze misure. «Complimenti ai maiali che hanno lasciato in queste condizioni il parco dopo aver festeggiato un compleanno o qualcosa di simile (ci sono confezioni regalo sparse ovunque). Troppa fatica usare i cestini. Se vi becchiamo, pagherete il conto della pulizia». Questo il suo sfogo affidato alla pagina Facebook personale. Allegata al post, poi, una foto che parlava da sola. Si vede una delle panchine del parco Querini quasi sommersa dai rifiuti. A terra c’era praticamente di tutto, compresi i resti dei regali scartati all’aperto nell’area verde. «Tutto disseminato sul prato del Querini», è sbottato in seguito anche l’assessore all’Ambiente, Mattia Tirelli. L’area del parco in questione è stata pulita - «come sempre», ha spiegato Ciriani - dagli operatori specializzati, ma ora si cercherà di sondare se qualche telecamera abbia ripreso i responsabili. In quel caso, arriverà un conto salato. 

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