Pugile di 18 anni morì sul ring in palestra: indagati i titolari e l’istruttore

Giovedì 29 Febbraio 2024 di Marco Aldighieri e Cesare Arcolini
Edoardo Zattin

PADOVA - A oltre un anno da quella tragedia, avvenuta il 24 febbraio del 2023, la Procura di Padova ha iscritto tre persone nel registro degli indagati per il decesso dello studente di soli 18 anni Edoardo Zattin. Il ragazzo ha perso la vita per un violentissimo pugno sferrato all’altezza dell’orecchio sinistro, mentre si stava allenando nella palestra Move di Monselice, comune di 17 mila abitanti nell’area dei Colli euganei. Il pubblico ministero Maria D’Arpa ha accusato del reato di omicidio colposo Matteo Zenna e Luca Lunardi, all’epoca dei fatti titolari della palestra, e Simone Lazzarin l’allenatore di arti marziali di Edoardo. 
Lo scorso venerdì gli inquirenti hanno sequestrato telefoni cellulari e computer ai tre sospettati. Domani nell’ufficio del magistrato, alle 13, sarà affidato l’incarico al consulente per la Procura, l’ingegnere Pistone, di passare al setaccio i dispositivi elettronici per trovare eventuali messaggi, video o foto utili all’inchiesta. A loro volta i tre indagati, difesi dai legali Andrea Formenton e Alessia Barbin del foro di Padova, e Roberta Paesante di Rovigo, potranno nominare un loro esperto del settore. 
Saranno presenti anche gli avvocati Paola Rubini e Sara Baldon in rappresentanza dei genitori dello studente.

Quella sera Zenna e Lunardi non erano in palestra, ma c’era l’allenatore Lazzarin tesserato per la Boxe Cavarzere. «Ero lì, non c’è stato nessuno colpo durante l’allenamento, nessuno lo ha colpito. Era in pausa dopo una prima parte di allenamento in coppia, si è soffiato il naso, gli è uscito del sangue ed è crollato a terra» ha sempre dichiarato Lazzarin agli inquirenti. 


LA RICOSTRUZIONE 
Quel giorno Edoardo si è recato regolarmente a scuola all’istituto Salesiano Manfredini di Este. Alla fine delle lezioni è rientrato a casa, dove ha fatto i compiti. Era tranquillo ed era in salute. Alle 18.50 ha varcato la porta d’ingresso della palestra dove la società Iron Dojo Team organizza i corsi di arti marziali. Si è cambiato negli spogliatoi ed è sceso sul ring per iniziare la seduta di allenamento. Quella sera erano presenti tre istruttori e almeno cinque atleti, compreso lo studente di 18 anni. Tutti dovevano tirare di boxe con tutti, senza contatto, per il tempo di tre minuti a incontro. Edo, prima del malore fatale, ha incrociato i guantoni con un compagno di 35 anni residente a Rovigo. Un esperto in arti marziali. Il pugno molto violento sopra l’orecchio sinistro, lo avrebbe incassato tra le 19.15 e le 19.25. Questo lasso temporale è stato accertato grazie a una serie di riscontri medico legali da parte del professore D’Errico dell’Università di Trieste nominato dalla Procura. Il ragazzo, dopo essere stato sottoposto a una serie di manovre di rianimazione, è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale civile di Padova dove è arrivato intorno alle 22. Il violentissimo colpo gli ha procurato la frattura della teca cranica e una conseguente emorragia interna. Inoltre ha subito una serie di lesioni sulla parte destra dell’encefalo. Edoardo è stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia, dove è stato sottoposto a una delicata operazione al cervello per cercare di rimuovere l’ematoma. Ma purtroppo i medici non sono riusciti a salvargli la vita e la mattina del 24 febbraio è stato dichiarato clinicamente morto.


LA DIFESA
Uno dei tre indagati, Matteo Zenna, ora ex socio della palestra, proclama la sua innocenza. «È un atto dovuto e non mi sorprende quanto mi è stato comunicato, mi auguro che si arrivi il prima possibile alla verità per chiudere definitivamente questa triste parentesi. Fin dai tragici giorni che hanno seguito la morte di Edoardo Zattin sono sempre stato collaborativo. Mi metto a disposizione dell'autorità giudiziaria, la ricerca della verità è fondamentale ed in un certo senso fa bene anche a me: so come mi sono comportato in questa vicenda, agendo sempre con le buone intenzioni del padre di famiglia».
 

Ultimo aggiornamento: 08:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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