Ciclismo. Prova di forza del ceco Novak e trionfo solitario al Trofeo Piva. Pinarello deve accontentarsi della piazza d’onore

Lunedì 8 Aprile 2024 di Massimo Bolognini
Il ceco Novak braccia al cielo sul traguardo di Col San Martino (foto bolgan)

COL SAN MARTINO (TREVISO) - Tutti aspettavano l’ultima, decisiva, scalata del muro di San Vigilio, invece Pavel Novak ha messo tutti nel sacco scattando a poco meno di 10 km dall’arrivo, una volta terminata la discesa dell’ultimo passaggio sul Combai.

Il corridore della MBH Bank Colpack Ballan Csb ha sfruttato alla perfezione il tatticismo che è venuto a crearsi nel gruppetto inseguitore, risultando presto imprendibile per tutti e andando a prendersi il Trofeo Piva 2024. Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), che ha confermato una volta di più di essere in grande forma, non è così riuscito nella rimonta finale, dovendosi accontentare del secondo posto. Terzo, invece, Diego Pescador (GW Erco Shimano), che si porta a casa un altro podio dopo quello conquistato al Palio del Recioto.

Fin dalle prime tornate del circuito del Combai, ad animare i 179,2 km complessivi di corsa sono stati 5 corridori: José Juan Prieto De Luna (Petrolike), Michele Berasi (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Andrew Sampson (Ljubljana Gusto Santic), Hamish Armitt (Project 1) e Tommaso Bambagioni (Work Service Group Vitalcare Vega), che sono arrivati a guadagnare fino a 2’30” sul gruppo, tirato soprattutto da VF Group e Biesse-Carrera.

Alla distanza il Combai crea selezione sia davanti che in gruppo, con Armitt che è l’ultimo a mollare, venendo ripreso a 46 km dall’arrivo. Proprio mentre lo scozzese veniva riassorbito, sono scattati in coppia Giovanni Bortoluzzi e Filippo D’Aiuto (General Store) che sono arrivati a guadagnare fino ad un minuto su ciò che restava del gruppo. Al loro inseguimento, sulla penultima scalata del Combai, si è lanciato Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), vincitore del Piva Junior Day nel 2022, che con uno sforzo enorme è riuscito a rientrare sulla coppia General Store subito dopo lo scollinamento del secondo strappo di San Vigilio. La loro azione, però, si è esaurita sull’ultima scalata del Combai, così che, al cartello dei 10 km all’arrivo, si son presentati compatti in 12 atleti: Tommaso Dati (Biesse-Carrera), Noe Melot (AVC Aix En Provence), Filippo D’Aiuto (General Store), Diego Pescador (GW Erco Shimano), Florian Samuel Kajamini, Pavel Novak (MBH Bank Colpack Ballan Csb), Ludovico Crescioli (Technipes #inEmiliaRomagna), Marco Schrettl (Tirol-KTM), Edoardo Zamperini (UC Trevigiani Energiapura Marchiol), Alessandro Pinarello e Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). È proprio in questo momento che Novak fa la sua mossa, prendendo tutti di sorpresa e guadagnando rapidamente quei 20” che risulteranno poi incolmabili. Superata l’ultima insidia, la terza scalata del muro di San Vigilio, il corridore ceco si è potuto godere in tutta tranquillità l’ultimo chilometro e la parata in Via Treviset, che lo consegnerà dritto alla storia del Trofeo Piva.

I PROTAGONISTI

Classe 2004, Novak aveva chiuso al 6° posto il Giro della Valle d’Aosta l’anno scorso, da primo anno di categoria. Dopo uno stage in Q36.5 coi professionisti, con questa vittoria si proietta verso un futuro tra i grandi: “Appena abbiamo ripreso la fuga sono scattato ed è andata bene, sentivo di avere una buona gamba ma le salite esplosive non sono proprio il mio forte, preferisco quelle un più lunghe - ha detto il ceco -. Per avere chances di vittoria dovevo anticipare e ci sono riuscito. È sicuramente una giornata da ricordare, ringrazio la squadra per aver creduto in me in questi due anni. Ora il focus si sposta su Giro Next Gen e il Mondiale di Zurigo”.

Dopo la vittoria al Palio del Recioto, Pinarello ha sfiorato un altro colpaccio: “Ero lì davanti, però quando si arriva con gruppetto così piccolo, il rischio di farsi sfuggire qualcuno e poi guardarsi è molto alto - ha detto il trevigiano di Giavera del Montello -. La Colpack si è mossa bene, però anche noi abbiamo fatto un’ottima gara, abbiamo attaccato con Scalco, pensavamo avesse più vantaggio e invece ce lo siamo ritrovati lì sull’ultimo Combai. Peccato, ma non abbiamo nulla da rimproverarci. Il secondo posto è un po’ amaro, ma sto bene e questo è importante. Tra gli U23 c’è un modo completamente diverso di correre rispetto ai professionisti, ma esco da questa settimana con più convinzione e autorità. Ora mi aspetta una settimana di scarico e poi il Tour of the Alps coi professionisti”.

Pescador si conferma talento da tenere d’occhio dopo il podio al Recioto: “Io puntavo alla vittoria, ma abbiamo trovato squadre che erano sinceramente più forti di noi - ha detto il colombiano classe 2004 -. Però guardiamo il lato positivo, trovarsi sul podio di corse prestigiose come Piva e Recioto significa che sono sulla buona strada. La fiducia nei miei mezzi sta crescendo sempre di più, so che c’è ancora spazio per migliorare, quindi conto di diventare ancora più forte col passare dei mesi”.

ORDINE D’ARRIVO 75° Trofeo Piva

1 Pavel Novak (Team Mbh Bank Colpack Ballan)

km 179,200 in 4h30’26” media 39,758 km/h

2 Alessandro Pinarello (VF Group Bardiani Csf Faizanè) a 11”

3 Diego Pescador (Gw Erco Shimano) a 24”

4 Florian Samuel Kajamini (Team Mbh Bank Colpack Ballan) a 30”

5 Gal Glivar (Uae Team Emirates Gen Z)

6 Edoardo Zamperini (Uc Trevigiani Energiapura Marchiol)

7 Marco Palomba (General Store Essegibi F.lli Curia)

8 Nicolò Arrighetti (Biesse – Carrera)

9 Marco Schrettl (Tirol Ktm Cycling Team)

10 Giovanni Bortoluzzi (General Store Essegibi F.lli Curia) a 41”

Ultimo aggiornamento: 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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