Borse nervose, Milano torna in lieve calo
Le Borse europee girano in calo ma tengono dopo il tracollo della vigilia in scia al fallimento della californiana Silicon Valley Bank e cascata di Signature Bank.
First Republic +28% nel pre-trading Wall Street
I titoli delle banche regionali statunitensi rimbalzano nel pre-tradinga a Wall Street dopo il tonfo di ieri in scia al fallimento di Silicon Valley Bank, mentre si attenuano le preoccupazioni per un un più ampio contagio nel sistema finanziario. La First Republic Bank ha registrato un balzo del 28%, PacWest Bancorp è salita del 40% e Western Alliance Bancorp del 21%.
Hong Kong chiude con -2.27%
La Borsa di Hong Kong chiude la seduta con una brusca correzione a causa delle vendite sui titoli bancari e hi-tech: l'indice Hang Seng cede il 2,27%, scivolando a 19.247,96. Pesante Hsbc: i titoli del colosso bancario, in caduta di oltre il -6%, recuperano in parte e terminano a -4,71% (a 53,65 dollari di Hk), scontando l'acquisizione delle operazioni britanniche della fallita Silicon Valley Bank, al prezzo simbolico di una sterlina: l'accordo, secondo i critici, avrà un impatto sui profitti del gruppo bancario. L'acquisizione di Hsbc non include attività e passività della fallita società madre americana, Svb Financial.
Milano apre in crescita, cala lo spread
La Borsa di Milano tenta il recupero anche se resta nervosa. Il Ftse Mib piatto in apertura naviga a +0,45% a 26.300 punti. Sul listino resta l'incognita dei bancari con Bper che lascia l'1,4% e Fineco l'1,6% Lo spread tra Btp e Bund cala a 193 punti mentre il rendimento del decennale italiano sale al 4,22%. Buon passo di Generali (+2,3%) dopo i conti sopra le attese. Tra gli altri sale nell'energia Snam (+1,04%). Positiva anche Italgas (+1%) che ha avviato trattative in esclusiva con Veolia per l'eventuale acquisizione di partecipazioni in alcune società idriche in Lazio, Campania e Sicilia. Vendite su Saipem (-1,67%). Tra i titoli sotto la lente Tim (+1,2%) in attesa del cda di domani che valuterà l'offerta di Cdp e Macquarie per la rete.
Moody's pronta a declassare First Republic Bank
Moody's ha messo sotto osservazione First Republic Bank e altri cinque istituti di credito statunitensi in attesa di un declassamento. La mossa è l'ennesimo segnale di preoccupazione per lo stato di salute degli istituti finanziari regionali dopo il crollo della Silicon Valley Bank. Oltre a First Republic gli istituti messi sotto osservazione, riporta Bloomberg, sono Western Alliance Bancorp, Intrust Financial, UMB Financial, Zions e Comerica.
Borse di Asia e Pacifico in caduta in scia ai listini europei
Borse di Asia e Pacifico in caduta in scia ai listini europei dopo il crac della californiana Silicon Valley Bank che non ha però trascinato Wall Street i cui future sono positivi cosi come quelli delle Piazze del Vecchio Continente che sembrano aver cambiato direzione dopo un primo momento orientato al calo. Il focus è sull'inflazione Usa, atteso a metà giornata. Le stime indicano un rallentamento sia dell'inflazione headline (al 6% dal 6,4%) sia di quella core (5,5% da 5,6%). A Tokyo il Nikkei lascia sul terreno il 2,19% con il peso dei finanziari. Male anche Hong Kong che a scambi in corso perde il 2,3% con il tonfo di Hasbc. Più contenuta la flessione di Shanghai (-0,72%) e Shenzhen (-0,98%). Tra gli altri Seul cede il 2,56% e Sydney l'1,41%. Con le tensioni sul sistema bancario i mercati guardano ancora di più alle prossime mosse delle banche centrali con tagli meno aggressivi. Nomura prevede che la Fed taglierà i tassi di solo lo 0,25% a marzo. Giovedì sarà la volta della Bce e in molti si chiedono se Francoforte tirerà dritto o alla fine si vedrà costretta a frenare.
Il fallimento della Silicon Valley Bank ha travolto i mercati europei, dove le Borse hanno bruciato 291 miliardi di euro, e mandato a picco le banche. Con Piazza Affari maglia nera che ieri ha perso il 4% e mandato in fumo 24 miliardi di euro.