La verde Umbria è anche green: un'energia diffusa

Oltre 10mila partecipanti al Festival che promuove la sostenibilità. Non solo dibattiti, ma anche azioni concrete da Terni allo Sri Lanka

mercoledì 18 settembre 2024 di Federico Fabrizi
La verde Umbria è anche green: un'energia diffusa

L'intuizione ha preso forma nove anni fa.

Mettere insieme esperti di energia e ambiente, scienziati, artisti e filosofi per raccontare il futuro attraverso una rete di eventi con l'ambizione di diffondere il paradigma sostenibile. Per spiegarla con le parole di chi l'ha pensata: «Unire tutte le arti e la scienza nel segno della natura». L'Umbria è apparsa fin da subito il luogo ideale per ospitare un palcoscenico del genere. Da cuore verde d'Italia a cuore verde e sostenibile.

Tutto questo è Umbria Green Festival. «L'Umbria non ha solo un paesaggio straordinario – spiega il direttore artistico del festival, Daniele Zepparelli – ma in termini di sostenibilità a mio avviso può avere anche dei vantaggi strategici: se penso, ad esempio, all'auto elettrica è il punto di passaggio naturale per chi attraversando l'Italia da nord a sud abbia necessità di trovare svariate possibilità di ricarica».


L’IDEA

La nona edizione di Umbria Green Festival è un calendario di eventi partito lo scorso 22 agosto e che terminerà il 28 settembre, con un paio di chicche “extra” tra ottobre e novembre: produzioni in esclusiva, prime assolute, nuovi format e una serie di progetti di sviluppo sostenibile a sostegno del territorio. C'è stato Alessandro Baricco – ad Assisi in collaborazione con “Il Cortile di Francesco” per parlare di mente e corpo – e poi Marco Paolini, Nicola Piovani a Orvieto, Antonella Viola, Piergiorgio Odifreddi e altri 100 ospiti. Una serie di eventi tra le piazze più suggestive della regione: Assisi, Perugia, Terni, Orvieto, poi Narni, il delizioso borgo di Rasiglia alle porte di Foligno, i centri più piccoli come Deruta, la città della ceramica, Acquasparta e Montecastello di Vibio con il teatro “più piccolo del mondo”.
L'idea di mettere insieme saperi diversi per parlare di un domani sostenibile è partita nel 2016 e ha acquisito forma e sostanza nel corso degli anni, fino a diventare una voce sempre più autorevole. Quest'anno il festival salterà l'asticella dei diecimila partecipanti, lo scorso anno era arrivato a quota settemila. «Siamo apprezzati perché non abbiamo un approccio ideologico, ma critico – aggiunge Zapparelli – sappiamo bene che il cambiamento con cui facciamo i conti è complesso, noi vogliamo dialogare con tutti, abbiamo ospitato anche voci per così dire “contro” e nel corso del tempo abbiamo visto crescere l'attenzione di tutti, anche delle istituzioni. Con la Regione Umbria c'è un ottimo rapporto, hanno compreso bene il senso del nostro lavoro». La manifestazione è organizzata da Techne srl e dall’associazione culturale De Rerum Natura Aps, insieme a una serie di partner, tra cui Fondazione Perugia, Fondazione Carit, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.


LE BUONE PRATICHE

Umbria Green Festival è anche un contenitore di buone pratiche che cerca di compensare le emissioni prodotte: «Realizzare un evento a impatto zero significa ridurre al minimo l'impatto ambientale generato durante tutte le fasi, inclusa la pianificazione e l'organizzazione – rimarca il responsabile generale del Festival, Cristiano Cinti – nel nostro bilancio di sostenibilità promuoviamo l'efficienza energetica, cerchiamo di spiegare come negli eventi sia necessario utilizzare apparecchiature a basso consumo energetico, illuminazione a led e fonti di energia rinnovabile. Spieghiamo come ridurre le emissioni di gas serra compensandole con azioni come la realizzazione di impianti fotovoltaici o l'acquisto di crediti di carbonio o sistemando intere aree urbane come abbiamo fatto a Terni, oppure utilizzando per gli spostamenti soltanto auto elettriche e installando colonnine di ricarica. Dall’anno scorso collaboriamo con “Wami: Water with a mission”, un’azienda di acqua minerale che costruisce progetti idrici in villaggi senza accesso all’acqua potabile. Doneremo altri 2 milioni di litri d’acqua ad una famiglia nella regione di Rockwood in Sri Lanka». E poi c'è il rapporto con gli studenti attraverso il Villaggio della sostenibilità, in nove anni sono stati oltre cinquemila i ragazzi che hanno partecipato.
L'edizione 2024 è allo sprint finale: il 27 settembre alla Sala della Conciliazione di Assisi è in programma il convegno di chiusura dedicato a “Cer e mobilità sostenibile”, poi per l'epilogo extra-festival c’è Sandro Veronesi alla Sala dei Notari a Perugia il 19 ottobre e l'11 novembre al teatro Manini di Narni Serena Dandini. Tra le idee per il prossimo anno, la realizzazione di un podcast e la composizione di un'opera ad hoc.

Ultimo aggiornamento: 19 settembre, 07:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA