Tassa d'imbarco a Venezia, il Comune ci riprova e fa appello a Roma

Obiettivo dichiarato quello di far tornare in pista il balzello, questa volta in una versione che sia adeguata “alle previsioni della sentenza del Consiglio di Stato”

venerdì 7 giugno 2024 di Raffaella Vittadello
Tassa d'imbarco a Venezia, il Comune ci riprova e fa appello a Roma

VENEZIA Dichiarata illegittima per un difetto di motivazione dal Consiglio di Stato, la tassa di imbarco di 2,5 euro per ogni passeggero che arriva a Venezia in aereo potrebbe essere rimodulata e riformata. 
La prossima settimana il consiglio comunale lagunare voterà un emendamento alla variazione del bilancio pluriennale 24-26 del Comune, per far riaprire il tavolo tecnico ministeriale su questa tassa, con l’obiettivo di far arrivare risorse fresche alla città.

La tassa d'imbarco

Obiettivo dichiarato quello di far tornare in pista il balzello, questa volta in una versione che sia adeguata “alle previsioni della sentenza del Consiglio di Stato”, che ha riformato quanto disposto dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto che aveva invece respinto i ricorsi presentati.

I giudici di Roma hanno evidenziato come l’Amministrazione Comunale abbia, ora, la facoltà “di riesercizio del potere nel rispetto dei vincoli conformativi derivanti da questo decisum”, che si sostanzia nella possibilità di chiedere la riapertura del tavolo tecnico.

Ma sull’argomento l’assessore al Bilancio, che avrà la delega, insieme al direttore dell’area finanza del Comune per chiedere la riapertura del tavolo tecnico, preferisce mantenere un profilo basso, evidenziando come i cittadini dovranno fare a meno di maggiori risorse per circa 13 milioni che erano iscritti a bilancio per il 2024 e che ora dovranno essere coperti in altro modo.

Ultimo aggiornamento: 18:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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