VIGONOVO - «Un minuto di silenzio per Giulia non serve, non è necessario, bisogna prendere questa cosa come esempio per trasformare la vita e il destino di altre ragazze. Stare qui a piangere, con le mani in mano, non serve a nulla: dobbiamo proteggere le ragazze del presente e del futuro perché Giulia questo avrebbe voluto». Lo afferma Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin colpita da più coltellate.
Il messaggio di papà Gino
Gino Cecchettin ha voluto lanciare un messaggio «a tutte le donne»: «guardatevi bene nella vostra relazione. Comunicare col papà, col fratello, con chiunque vi possa dare fiducia. Ma se avete anche solo il minimo dubbio che la relazione non sia quella che voi desiderate - dice il papà di Giulia - comunicatelo, perché è solo in questo modo che avrete salva la vita, per non essere qui a celebrare di nuovo un altro femminicidio». Io come padre ovviamente mi faccio delle domande e purtroppo il tempo è passato. È troppo tardi adesso - conclude - Facciamo qualcosa per chi ancora ha la possibilità di restare qua».
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