VENEZIA - Il Consiglio regionale del Veneto ha eletto Gino Cecchettin presidente onorario dell'Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, istituito con legge regionale nel 2024.
L'Osservatorio
La consigliera regionale Milena Cecchetto (Lega-LV) ha letto un messaggio di ringraziamento fatto pervenire da Cecchettin. L'Osservatorio sarà il luogo nel quale realizzare un costante monitoraggio, attraverso la raccolta, l'elaborazione e lo studio dei dati forniti dai Centri antiviolenza presenti sul territorio, dai servizi territoriali e da altri soggetti pubblici e privati coinvolti nella rete antiviolenza nel Veneto. È composto da cinque personalità con comprovata esperienza nel settore, e avrà il compito anche di indicare proposte legislative ed organizzative alla Giunta e al Consiglio regionale, con l'obiettivo di predisporre un piano strategico ad ampio raggio, con politiche integrate tra settori diversi, da quello del sociale al mondo del lavoro, della cultura e dell'istruzione.
I commenti
«La vicenda che la ha così tragicamente rapita alla vita, agli affetti e agli studi ha fatto di Giulia un simbolo universale di tutte le vittime di femminicidio e della violenza cieca generata da un malinteso senso di superiorità nei rapporti di genere. Il messaggio della vita di Giulia ora trova riflesso nell'impegno portato avanti dai familiari, a cominciare dal papà». Queste le parole del presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
«Esprimo un plauso alla scelta del Consiglio regionale del Veneto per l'elezione all'unanimità, quindi indipendentemente da schieramenti politici o di parte, di Gino Cecchettin a presidente onorario dell'Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne - conclude Zaia -. Faccio mio l'augurio che in questa carica sia un riferimento morale per tutti coloro che operano per contrastare una simile piaga della nostra società, e auguro anche buon lavoro a tutti gli altri componenti dell'Osservatorio».
«A pochi mesi di distanza dall’approvazione della legge istitutiva, l’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, con la nomina dei suoi componenti diventa a tutti gli effetti operativo. Un passo in avanti fondamentale che rende il Veneto capofila in questa battaglia epocale». A dirlo è la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani, promotrice della proposta di legge per l’istituzione dell’organismo. «Una legge ambiziosa – ha ricordato Camani– e che si propone di affrontare il fenomeno della violenza di genere in maniera accurata, senza semplificazioni. Il ruolo che viene affidato all’Osservatorio è quello infatti di approfondire e comprendere le cause e le dinamiche che alimentano la cultura della donna considerata come oggetto di proprietà e di violenza. Faremo questo avvalendoci del prezioso contributo di Gino Cecchettin, in veste di presidente onorario. Un avvio che coincide con la decisione importante di introdurre il reato di femminicidio nel Codice penale, ma che da sola non basta se non viene operato in parallelo un avanzamento e un vero cambiamento sul piano della coscienza collettiva. Invito tutto il Consiglio regionale – ha auspicato in conclusione Camani - ad accompagnare il lavoro che verrà intrapreso d’ora in avanti, cercando di sfruttare al meglio anche questi ultimi mesi di legislatura».