SCORZÈ (VENEZIA) - I nuovi cipressi del cimitero di Scorzè tornano nel mirino dei malintenzionati: dopo che a febbraio alcuni alberi erano stati sradicati lungo il lato Ovest del cimitero, sabato il bersaglio è stato un cipresso del lato opposto.
Il tentato furto
Scelto il bersaglio, il responsabile è passato all’azione, sradicando l’essenza. Un lavoro che però non sembra essere stato fatto in modo grossolano, anzi: la cura con cui l’albero è stato rimosso dal terreno lascia pensare che la mano che ha compiuto il gesto fosse quella di un esperto. Fatto ciò, sono stati smontati anche i tutori in legno di sostegno. La “refurtiva” non è stata portata via subito, ma nascosta, probabilmente per essere recuperata quando il buio fosse calato. L’albero infatti è stato addossato lungo una rientranza nelle mura del camposanto, un anfratto completamente nascosto.
Prima che tornasse a riprenderlo però, l’albero è stato trovato e rimesso in terra. «Oggi non avevamo tempo e non abbiamo aspettato che con le tenebre il nostro ladro arrivasse a prendere il cipresso. Lo abbiamo reimpiantato subito. La prossima volta però davvero ci arrabbiamo molto. Rubare è brutto. Rubare in un cimitero è vergognoso», ha commentato furioso il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, con un post su Facebook in cui ha denunciato il fatto. Come detto, non è la prima volta che i nuovi cipressi del cimitero scorzetano sono oggetto di tali atti. Messi a dimora all’inizio di febbraio per sostituire una varietà che richiede più manutenzione, già a metà mese erano stati vandalizzati gli alberi che si trovavano all’interno dell’area sgambamento cani. In quel caso però, probabilmente si è trattato di un atto di un frequentatore che non gradiva le nuove piante, che erano state sradicate e poste ordinatamente fuori dalla recinzione. Il tentato furto di sabato invece riguarda i due nuovi filari esterni al cimitero, lungo i lati Est e Ovest appunto, anch’essi creati con il progetto di sostituzione. «Oltre ad essere un costo per la comunità, un furto del genere è vergognoso, e se riusciremo a scoprire il responsabile procederemo con una denuncia», fa sapere ancora il sindaco. Nella zona infatti sono presenti alcune videocamere, che andranno visionate per vedere se hanno ripreso i movimenti dell’autore.