Tenta di rubare un cipresso al cimitero e lo nasconde per riprenderlo più tardi: furto sventato

Il cipresso in questione si trova lungo il lato Est della costruzione, poco frequentato

lunedì 5 maggio 2025 di Davide Grosoli
L'area dove è avvenuto il fatto

SCORZÈ (VENEZIA) - I nuovi cipressi del cimitero di Scorzè tornano nel mirino dei malintenzionati: dopo che a febbraio alcuni alberi erano stati sradicati lungo il lato Ovest del cimitero, sabato il bersaglio è stato un cipresso del lato opposto.

Se però il primo atto sembrava solo finalizzato a creare danni, l’attacco di sabato è più grave, perché le dinamiche dell’accaduto fanno pensare a un tentativo di furto. Per di più, in un luogo sacro. Il cipresso in questione si trova lungo il lato Est della costruzione, poco frequentato. Inoltre, tra tutti gli alberi il responsabile ha mirato a quello che si trova più in fondo, proprio l’ultimo del filare, in una zona poco visibile.

Il tentato furto

Scelto il bersaglio, il responsabile è passato all’azione, sradicando l’essenza. Un lavoro che però non sembra essere stato fatto in modo grossolano, anzi: la cura con cui l’albero è stato rimosso dal terreno lascia pensare che la mano che ha compiuto il gesto fosse quella di un esperto. Fatto ciò, sono stati smontati anche i tutori in legno di sostegno. La “refurtiva” non è stata portata via subito, ma nascosta, probabilmente per essere recuperata quando il buio fosse calato. L’albero infatti è stato addossato lungo una rientranza nelle mura del camposanto, un anfratto completamente nascosto. 
Prima che tornasse a riprenderlo però, l’albero è stato trovato e rimesso in terra. «Oggi non avevamo tempo e non abbiamo aspettato che con le tenebre il nostro ladro arrivasse a prendere il cipresso. Lo abbiamo reimpiantato subito. La prossima volta però davvero ci arrabbiamo molto. Rubare è brutto. Rubare in un cimitero è vergognoso», ha commentato furioso il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, con un post su Facebook in cui ha denunciato il fatto. Come detto, non è la prima volta che i nuovi cipressi del cimitero scorzetano sono oggetto di tali atti. Messi a dimora all’inizio di febbraio per sostituire una varietà che richiede più manutenzione, già a metà mese erano stati vandalizzati gli alberi che si trovavano all’interno dell’area sgambamento cani. In quel caso però, probabilmente si è trattato di un atto di un frequentatore che non gradiva le nuove piante, che erano state sradicate e poste ordinatamente fuori dalla recinzione. Il tentato furto di sabato invece riguarda i due nuovi filari esterni al cimitero, lungo i lati Est e Ovest appunto, anch’essi creati con il progetto di sostituzione. «Oltre ad essere un costo per la comunità, un furto del genere è vergognoso, e se riusciremo a scoprire il responsabile procederemo con una denuncia», fa sapere ancora il sindaco. Nella zona infatti sono presenti alcune videocamere, che andranno visionate per vedere se hanno ripreso i movimenti dell’autore.

Ultimo aggiornamento: 22:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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