DOLO - Serviranno un approfondimento cardiologico e gli esami istologici per chiarire le cause della morte di Vivian Obasohan, la 41enne di Dolo, mamma di tre bambini (il più piccolo ancora in fase di allattamento) spirata nel bagno di casa nella notte tra il 27 e il 28 ottobre, nemmeno ventiquattr'ore dopo essere stata visitata per un mal di schiena e per dolori alle gambe dal Pronto soccorso dell'ospedale di Dolo, dal quale era stata dimessa con la diagnosi di lombalgia.
I FATTI
Attorno alle 3,45 di venerdì 27 ottobre l'uomo aveva accompagnato la moglie in Pronto soccorso per un malore alla schiena. Dopo la classificazione al triage come codice verde e alcune ore passate in osservazione, la 41enne veniva dimessa con la prescrizione di assumere alcuni farmaci anti-infiammatori. Prescrizione che lei seguiva per tutta la giornata di venerdì, senza però alcun beneficio. Così - come si legge nell'esposto depositato in procura - alle 3 di sabato 28 ottobre, alla mattina, la donna svegliava il marito lamentando un dolore insopportabile alla schiena e alle gambe. Inutili i massaggi e le medicine. Alle 8 la donna chiedeva al marito di accompagnarla in bagno e lì cadeva, svenuta. Inutili i soccorsi da parte dei medici, che avevano provato a rianimarla per più di un'ora, senza riuscirci. A far chiarezza su cosa sia successo e sulla gestione in Pronto soccorso, sarà l'indagine.
«La paziente si è recata autonomamente al Pronto soccorso ed è stata presa in carico in codice verde per un mal di schiena - aveva spiegato l'Ulss - Rispetto alla sintomatologia e alle evidenze della prima visita si sono comunque effettuate ulteriori indagini, avendo stabilito di tenerla in osservazione. Sottoposta a terapia per il dolore, è stata dimessa senza più sintomi e con tutti gli accertamenti effettuati negativi al mattino successivo».
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