SAN BIAGIO DI CALLALTA - Ennesima chiamata sul Piave, nello stesso punto dove Dennys Navas ha perso la vita: sette ragazzi sono rimasti bloccati su un isolotto a causa dell'innalzamento del livello del fiume dovuto al maltempo.
Il salvataggio
Il gruppo era composto da due cittadini pakistani e cinque del Bangladesh, di età fra i 19 e i 42 anni. La chiamata ai soccorsi era stata fatta attorno alle ore 18 da un automobilista che transitava lungo la SR 53 all'altezza di Ponte di Piave. L'uomo ha contattato la centrale del 118 dicendo che aveva visto dei ragazzi sbracciarsi per chiedere aiuto da un isolotto nel Piave. Dopo una verifica dei carabinieri, che hanno confermato l'emergenza, è stato inviato l'elicottero del Suem di Treviso, che ha individuato il punto esatto e ha sbarcato il tecnico di elisoccorso con un verricello di 15 metri. Il soccorritore ha provveduto al recupero di due giovani stranieri, issandoli a bordo. Successivamente è subentrato l'elicottero dei vigili del fuoco, che ha portato in salvo gli altri cinque.
Zaia
«Un ringraziamento sincero ai vigili del fuoco, al Suem 118 e alle forze dell’ordine per il tempestivo intervento che oggi ha consentito di salvare sette giovani, sorpresi da una piena improvvisa del Piave. Ancora una volta, la grande professionalità dei nostri soccorritori si è rivelata decisiva» dichiara il governatore veneto Zaia. Che non risparmia però una critica: «Non è più accettabile che, nonostante gli avvisi e le allerte meteo diramate, ci si metta in situazioni di pericolo simili. Fiumi in piena, correnti forti, rovesci improvvisi: tutto questo è ben noto in queste ore. Non possiamo permettere che l’imprudenza metta a rischio la vita non solo di chi compie certe scelte, ma anche di chi è costretto a intervenire».