ODERZO (TREVISO) - Con una foto gigante collocata sulla vetrina dell'osteria Al Bersagliere, i gestori salutano tutti i loro clienti. Verso la metà del mese dovrebbero subentrare altri esercenti a Sandro Verno e ai suoi collaboratori Giovanni e Stefania. Si chiude una lunga pagina di storia opitergina, erano 20 anni che queste tre persone erano dietro al bancone del Bersagliere, pronte ad accogliere tutti con un sorriso, una battuta scherzosa e una straordinaria varietà di cicchetti e pietanze tipiche. «Abbiamo deciso di cambiar vita – spiega Sandro Verno – siamo ancora giovani e quindi o lo facevamo adesso o mai più.
IL CASOIN
Con l'evoluzione della normativa e le cose che nel tempo si sono fatte più semplici, quello che era un “casoìn” è diventato un'osteria. Dove si trovano i tipici piatti veneti, dal museto col crèn ai bogoi (lumachine di mare), alle trippe, per terminare con un bel tiramisù, naturalmente semplificando l'amplissima proposta del locale. «Abbiamo sempre lavorato tanto. Quando poi il comune ha realizzato la piazzetta proprio davanti al nostro locale, diventata zona di collegamento con via Umberto, i clienti sono diventati ancor di più». Ad attirarli il fatto di poter mangiare fuori o, di poter sostare in tutta sicurezza magari con un calice di prosecco in mano. Come tutte le storie anche questa ha la sua evoluzione.
LA PAUSA
«Siamo ancora giovani e abbiamo scelto di cambiare – prosegue Verno - Adesso ci prenderemo una lunga vacanza, vogliamo rilassarci. Al termine vedremo, sicuramente torneremo a lavorare ma non più nel settore della ristorazione». Nel frattempo i nuovi gestori dovrebbero arrivare per la metà di gennaio. Sono persone del settore, già hanno in gestione un ristorante. I cicchetti e i piatti tipici continueranno a comparire sul bancone dell'osteria.