Pedemontana, un anno di pioggia record. Bottacin: «Cantine e interrati a rischio allagamenti»

Gli apporti di pioggia del periodo sono stati quindi molto superiori alla media (+44%) e sono stimati in circa 29.370 milioni di metri cubi

domenica 27 ottobre 2024 di Alda Vanzan
Pedemontana, un anno di pioggia record. Bottacin: «Cantine e interrati a rischio allagamenti»

VENEZIA - Le falde freatiche nell'area delle risorgive della Pedemontana veneta si sono elevate fino ad avvicinarsi, o in certi casi a superare, i livelli monitorati negli ultimi venti anni. Lo ha riferito l'assessore regionale veneto all’Ambiente e alla Protezione civile, Giampaolo Bottacin, precisando che le precipitazioni osservate da ottobre 2023 a settembre 2024 in Veneto sono state di circa 1.595 millimetri, contro una media dei precedenti 30 anni - dal 1994 al 2023 - di 1.110 millimetri. Gli apporti di pioggia del periodo sono stati quindi molto superiori alla media (+44%) e sono stimati in circa 29.370 milioni di metri cubi. «Livelli così alti - ha detto Bottacin - possono creare problemi negli interrati per infiltrazioni».

 

I dati

«Quest’anno idrologico - ha evidenziato l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile della Regione del Veneto - è il secondo più piovoso dal 1994 - anno di inizio della serie storica considerata - ed è stato superato solo dall’analogo periodo del 2013/2014.

La situazione recente dei livelli di falda nell’alta pianura veneta è ben rappresentata nel Rapporto sulla risorsa idrica in Veneto al 30 settembre, che mostra la situazione alla fine del mese scorso: se si eccettua la zona veronese i livelli monitorati sono prossimi o superiori ai massimi degli ultimi venti anni in questo periodo». Guardando nel dettaglio l’andamento delle cinque stazioni poste subito a monte della zona delle risorgive (Dueville, Cittadella, Castelfranco Veneto, Varago di Maserada sul Piave, Mareno di Piave) si nota come da inizio maggio 2023, quando i livelli erano (Dueville a parte) ai minimi storici, le falde si sono gradualmente ricaricate, seguendo i vari periodi piovosi che ci sono stati, per giungere (dato del 23 ottobre scorso) a valori poco inferiori (tra i 60 e i 100 centimetri) ai livelli massimo raggiunti a febbraio 2014 (o dicembre 2010 per Cittadella). La conseguenza? L’innalzamento della falda freatica può causare seri problemi alle abitazioni e ai fabbricati dotati di interrati, perché si possono verificare infiltrazioni.

Le previsioni

Resta intanto l’allerta meteo. Le previsioni indicano infatti che fino alle prime ore di stamattina saranno ancora possibili precipitazioni irregolari e discontinue, anche se di entità modesta. Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile regionale ha così emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica e idraulica valido fino alle 14 di oggi. È stata confermata la fase operativa di attenzione per criticità idraulica (allerta gialla), da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme/allarme a seconda dell’intensità dei fenomeni, per il bacino Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige con riferimento al fiume Po e, in particolare, al tratto tra Pontelagoscuro ed il delta, mentre nei rami del delta del Po di Venezia e di Goro la criticità idraulica è da ritenersi arancione. 

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