Cadavere da 8 mesi in obitorio, l’Usl diffida i familiari: «Pronti alla causa in tribunale». Moglie e figlia: niente funerale finché la salma non verrà esaminata

Benedetto Susanna è mancato lo scorso 24 aprile a 87 anni: da otto mesi riposa nell’obitorio dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

martedì 17 dicembre 2024 di Redazione Treviso
Cadavere da 8 mesi in obitorio, l’Usl diffida i familiari: «Pronti alla causa in tribunale». Moglie e figlia: niente funerale finché la salma non verrà esaminata

TREVISO - Benedetto Susanna è mancato lo scorso 24 aprile a 87 anni. E da otto mesi riposa nell’obitorio dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. «Niente funerale finché la salma non verrà esaminata» dicono la moglie e la figlia, risolute.

Ma adesso arriva la diffida formale dell’Usl 2. Che scrive alla famiglia del deceduto: «Preso atto della ingiustificata e perdurante inerzia nel provvedere alla sepoltura della salma del congiunto si invita e si diffida a dar corso alla sepoltura». I familiari hanno dieci giorni di tempo per ottemperare alla diffida dell’Unità sanitaria locale. L’Usl è decisa ad arrivare in Tribunale per far spostare la salma dell’87enne. «Con i conseguenti oneri a vostro carico» scrive l’Usl 2 in una lettera indirizzata alla moglie Anna Maria Gibellini e alla figlia Benedetta Susanna.

 

La lettera

L’azienda sanitaria spiega che «da informazioni assunte a suo tempo risulta che l’autorizzazione alla cremazione è stata rilasciata due giorni dopo la morte e cioè il 26 aprile dal Comune. Il Comune ha quindi comunicato all’azienda sanitaria che la Procura del tribunale di Treviso, con provvedimento del 12 ghiugno scorso ha emesso il nulla osta a seppellire o cremare la salma, non ravvisando alcun fatto penalmente rilevantein emrito al decesso, avvenuto a causa delle condizionid i salute di Susanna, come evidenziato in una nota del ditrettore sanitaro il 14 maggio scorso».

A tutto questo si aggiunge l’incontro dell’8 novembre scorso tra il direttore sanitario, il direttore della Geriatria e la moglie del defunto in cui è stato chiesto di dare corso al funerale.

La famiglia

La famiglia, però, non ne vuole sapere. Moglie e figlia sono convinte che non sia stato curato bene. Benedetto Susanna si era sentito male il 22 aprile. Era stato trasferito al Pronto soccorso di Treviso. Era cardiopatico e aveva già alcuni problemi di salute, compresa un’infezione alle vie urinarie. Dall’area dell’emergenza-urgenza era poi stato ricoverato nel reparto di geriatria. «In quei giorni è stato praticamente impossibile riuscire a parlare con un medico - dice Anna Maria - nessuno ci ha detto niente. Di seguito, invece, ci è stato riferito che mio marito aveva i reni andati» Alle 3.50 del 24 aprile, dopo essere stato trasferito in un’altra stanza, è mancato. E, adesso, la diffida e, se non verrà sepolto, le aule giudiziarie.

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