In superficie la guerra commerciale tra il presidente Donald Trump e la Cina di Xi Jinping, come la punta di un iceberg che, sotto, nasconde una lotta molto più ampia per il predominio globale tra le due potenze rivali e la possibilità - sempre più concreta - di un conflitto militare per il quale entrambe sembra si stiano preparando.
Botta e risposta
Secondo gli Usa, la Cina ha abusato del suo accesso al mercato globale (avvenuto nel 2001).
«I giorni in cui la Cina saccheggiava l'America sono finiti», ha dichiarato pochi giorni fa Stephen Miller, vice capo dello staff della Casa Bianca, dopo che Trump ha raddoppiato i dazi sulla Cina, pur avendo sospeso quelli su altri Paesi a causa delle turbolenze del mercato. Pechino da parte sua ha promesso di non cedere alle richieste di Trump. «La Cina respinge fermamente e non accetterà mai una mossa così egemonica e prepotente», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian. La Cina sta sfidando l'egemonia statunitense, non solo economicamente, ma anche militarmente. Il presidente Xi ha dichiarato la sua ambizione di raggiungere la preminenza globale entro il 2049, anno in cui si festeggia il centenario della presa del potere del Partito Comunista Cinese.
Le armi
Sebbene il punto centrale del confronto tra Stati Uniti e Cina sia la guerra commerciale, si sono manifestati segnali di un cambiamento molto più profondo nella lotta alla Cina sotto l'amministrazione Trump, non da ultimo nel riavvicinamento di Trump con l'ex alleato della Cina, la Russia.
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Nel frattempo, gli Stati Uniti si stanno preparando a contrastare militarmente la Cina con piani per un'espansione della cantieristica navale. La Cina infatti supera di gran lunga la marina statunitense. Ma non solo. Trump ha annunciato un aumento del bilancio complessivo della difesa a mille miliardi di dollari e ha avvertito la Cina che gli Stati Uniti possiedono le armi più potenti al mondo, senza specificare quali. Anche la Cina però sta rapidamente espandendo il suo arsenale nucleare. Qualsiasi guerra futura sarebbe probabilmente molto diversa da quelle del passato, affermano gli analisti militari, dato che entrambi i paesi hanno investito nell'intelligenza artificiale e nelle capacità spaziali.
Secondo gli Usa la Cina è infiltrata da anni nelle telecomunicazioni e in altre infrastrutture critiche in America, in quelle che sono note come operazioni "live off the land" e di "pre-posizionamento" militare, volte ad abbattere i sistemi civili e militari in caso di conflitto.
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Mentre resta aperto il dibattito su chi tra gli Stati Uniti e la Cina uscirà maggiormente sconfitto da una guerra commerciale, le conseguenze economiche avranno ripercussioni anche sulla capacità di entrambi i paesi di potenziare i propri eserciti e finanziare lo sviluppo di tecnologie avanzate. Più la Cina soffre, più difficile sarà per lei cimentarsi in una sfida militare. La sua valuta ha toccato il minimo degli ultimi 17 anni rispetto al dollaro, dopo le mosse di Trump.