Gattamelata, il restauro della statua di Donatello sul sagrato del Santo

L'opera equestre, dopo seicento anni all'aperto, sta affrontando un lungo percorso di recupero

venerdì 18 ottobre 2024
foto

PADOVA - Non sta così male come si ipotizzava dopo 600 anni trascorsi all'aperto, in balia di eventi atmosferici, inquinamento e guano.

Certo, l'ultima parola sulle effettive condizioni la diranno i referti stilati dopo che verrà smontato e sottoposto ad analisi endoscopiche, ma un primo quadro si può delineare.

Non c'è "cancro" sul bronzo e la patina dannosa che si è formata sulla superficie può essere bloccata ed eliminata. Completati gli accertamenti si procederà con un restauro aperto al pubblico che dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2026. A quel punto si deciderà se la collocazione definitiva sarà ancora all'esterno sul sagrato, oppure all'interno dell'attiguo Museo Antoniano, che potrebbe accogliere questo e altri capolavori di Donatello che si trovano nel complesso.

Si è conclusa, infatti, la prima fase della campagna diagnostica sul Gattamelata effettuata quest'anno dopo i rilievi e le ricognizioni autoptiche del 2023, condotta dalla Soprintendenza in collaborazione con la Delegazione Pontificia, con il supporto scientifico del Ciba (Centro Interdipartimentale Beni Culturali) dell'Università, dell'Istituto Centrale del Restauro e con il contributo del Ministero della Cultura che ha elargito 150mila euro, finanziamento sollecitato da Vittorio Sgarbi quand'era sottosegretario. Le verifiche hanno interessato pure il basamento in pietra che necessita di un intervento di consolidamento antisismico per prevenire appunto criticità in caso di terremoto.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci