Lutto nel mondo del rock britannico: Paul Mario Day, il primo cantante a prestare la voce ai leggendari Iron Maiden, è morto all'età di 69 anni.
La sostituzione - La sua permanenza fu però breve: dopo circa dieci mesi venne sostituito per quella che allora fu considerata una mancanza di «energia e carisma» sul palco. «Quando cantavo negli Iron Maiden eravamo solo una band da pub. Nessuno voleva ascoltarci. Eravamo tutti degli sconosciuti che cercavano di fare buona musica e conquistarci un pubblico», aveva raccontato Day in un’intervista. Anche se non ha mai inciso brani ufficiali con la band, Day è stato parte di quel primo nucleo fondamentale che avrebbe dato vita a una delle più importanti formazioni metal di tutti i tempi. In seguito affermò di aver co-scritto «Strange World», brano presente nel disco d'esordio della band pubblicato nel 1980, pur non avendo mai ricevuto credito formale.
La carriera - «Fa ancora male pensare che la prima canzone che ho composto sia finita su un album di grande successo e nessuno sappia che è anche merito mio», dichiarò. Tuttavia, nel 2019 affermò che la questione era stata «superata» e di non nutrire più rancore. Dopo l'esperienza con gli Iron Maiden, Day proseguì la sua carriera nei More e nei Wildfire, band che contribuirono a definire il suono del metal britannico a cavallo tra gli anni '70 e '80. Nel 1985 entrò a far parte di una nuova formazione degli Sweet, gruppo simbolo del glam rock inglese, guidata dal chitarrista Andy Scott e dal batterista Mick Tucker. Negli anni '80 si era trasferito in Australia, dove continuò a fare musica fino alla fine.