«A Carpaneda 9 ettari di cemento»
Tav e tangenziale nord, proteste

Martedì 12 Gennaio 2016 di Roberto Cervellin
La planimetria con il cantiere Tav previsto a Carpaneda

VICENZA - "Mobilitiamoci". Si riapre la battaglia contro il treno veloce. Il fronte anti Tav si sta preparando a nuove proteste a colpi di incontri pubblici, denunce e manifestazioni. Sotto accusa, ancora una volta, il progetto dell'Alta velocità. All'orizzonte c'è una scadenza: febbraio. Entro il prossimo mese Rete ferroviaria italiana dovrebbe elaborare l'atteso studio chiesto dal comune per confrontare le soluzioni in vista del progetto finale.

Stazione in Fiera o in centro? Con quante fermate? Saranno queste le domande principali a cui i tecnici dovranno rispondere, assieme a quelle relative a logistica, flussi di traffico, trasportistica intermodale e così via. "Dal coinvolgimento della città intendiamo raccogliere impressioni, domande, osservazioni e suggerimenti che trasferiremo a Rfi. Poi sarà il consiglio comunale a esprimersi sulla soluzione progettuale ottimale individuata attraverso il confronto fra varie ipotesi", ha promesso il sindaco Achille Variati.

Ma c'è chi, come il comitato Pomari, la pensa in modo diverso e attacca: "L'Alta velocità devasterà i territori. Il progetto prevede di costruire il 'campus Tav' in zona Carpaneda, una delle poche zone rurali incontaminate rimaste a pochi metri da Vicenza. Viviamo in una delle città con più inquinate del Paese. Per questo non possiamo permetterci di perdere l'ennesima area verde: si parla di una superficie grande come 13 campi da calcio".

Che cos'è il "campus Tav"? "Una colata di cemento destinata a ospitare per 8 anni la cittadella del cantiere, con tanto di uffici, laboratori, mense, dormitori, campi sportivi, spogliatoi, infermeria, 360 parcheggi - spiega il comitato - Significa che non ci sarà più spazio per agricoltura e biodiversità". Il tema sarà al centro di un'assemblea in programma alla fine di gennaio. Nel frattempo ai Pomari sono pronti alla mobilitazione. "Facciamo appello a popolazione, comitati, associazioni, organizzazioni politiche e sindacali affinché fermino gli interessi di chi saccheggia i territori in nome del profitto".

L'Alta velocità non è l'unica opera contestata. Nel mirino anche la tangenziale nord, cioè la variante a strada Pasubio destinata ad alleggerire il traffico dell'Albera. "Quanti sono i veicoli che transitano in viale del Sole?", chiedono i Cristiani per la pace in una domanda di audizione urgente alla commissione territorio del comune - C'è chi parla di 76 mila al giorno, chi di 25 mila. Serve chiarezza. Così come bisogna fare luce sui costi". Sul tema interviene il comitato bretella Biron: "Come residenti, già penalizzati dall'infrastruttura, temiamo che le stime peggiorino ulteriormente il progetto, soprattutto per quanto riguarda i lavori di mitigazione".

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