Il Brocchi scoppia: numero chiuso
«Non uccidiamo i sogni dei ragazzi»

Sabato 21 Novembre 2015
Il preside Gianni Zen parla agli studenti nella biblioteca del liceo
BASSANO - Dopo una crescita senza fine, il Brocchi si ferma. Lo storico liceo classico cittadino, negli ultimi decenni sviluppatosi enormemente con spertimentazioni e diverse discipline, fino a sfondare quota duemila allievi e diventare una delle prime scuole del Veneto, rischia di scoppiare. Ovvero, le richieste aumentano, ma le capacità "fisiche" della struttura non possono più allargarsi. E così spunta il numero chiuso. Dal 2016, ha detto il preside Gianni Zen nell'ambito delle iniziative in corso sull'orientamento, bisogna trovare un sistema di filtro.



E si parla di schede che verranno compilate dagli insegnanti delle medie, il cui giudizio verrà considerato importante per l'ammissione o meno al liceo. Una soluzione che però va messa a punto, perchè non è raro che ciò che si vede alle medie non corrisponda alle capacità e alle tendenze di un ragazzo, che tra l'altro negli anni della crescita può modificare atteggiamenti e interessi.



La proposta non raccoglie immediatamente consenso tra gli imprenditori che si occupano di orientamento. Tra questi William Beozzo, presidente di Apindustria Bassano, che si mette di traverso alla possibilità di limitare le iscrizioni al Liceo Brocchi per il prossimo anno scolastico dovuta alla mancanza di aule.



"La decisione è stata comunicata dal dirigente scolastico Gianni Zen, e presa in accordo con il consiglio d'istituto - dice Beozzo -: nello storico istituto bassanese saranno composte 16 classi prime, corrispondenti alle quinte dell'anno in corso che lasceranno spazio alle nuove matricole, ma eventuali richieste in esubero saranno respinte secondo scremature effettuate in base alla distanza territoriale, con la priorità data a chi vive nel comprensporio, e alle indicazioni fornite dagli insegnanti delle medie a ciascun ragazzo in fase di orientamento".



Ma Beozzo non ci sta: «A tutti i ragazzi va data la possibilità di inseguire il proprio futuro e di essere valorizzati, anche rimettendosi in gioco qualora venisse consigliata loro una scuola diversa, o coprendo una distanza maggiore per raggiungere e frequentare un istituto di eccellenza come il Brocchi, che avvia gli studenti verso percorsi universitari di alto livello, dai quali usciranno manager e ingegneri che un domani scriveranno il futuro delle nostre aziende e della nostra economia».



Per questo il presidente di Apindustria, esprimendo solidarietà al preside Gianni Zen che ad oggi non ha alternative rispetto alla soglia di esubero, chiede alle istituzioni competenti di intervenire al più presto: «Non possiamo accettare che Bassano continui a perdere pezzi e a limitare proposte di eccellenza, ora anche nell'istruzione. Per questo chiediamo alla Provincia un intervento immediato per dare al Brocchi gli spazi necessari ad accogliere tutti gli studenti che presenteranno richiesta. Il nostro territorio di soldi ne versa tanti ma in molti casi vengono gestiti male. Ora chiediamo a tutti i rappresentanti del Bassanese in Provincia, tra i quali sindaci e persone legate al mondo della scuola, di investire risorse per trovare nuovi spazi e non limitare le iscrizioni, valutando anche la possibilità di prendere in affitto alcune aule nel vicino istituto Graziani. Questo va fatto il prima possibile, entro le iscrizioni per il prossimo anno scolastico che saranno aperte nella primavera del 2016, per difendere la formazione e le aspirazioni dei ragazzi senza discriminazioni».





Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA