Dopo il video sul presunto ritrovamento della figlia apparso sui social pochi giorni fa, Piera Maggio è stata ospite oggi a Verissimo per parlare delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone e per raccontare il dolore di questi vent'anni di ricerche.
Vent'anni senza Denise
A vent'anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, sua madre Piera Maggio è stata ospite nel salotto di Silvia Toffanin per parlare dei recenti sviluppi delle indagini e di come è cambiata la sua vita da quel drammatico primo settembre, giorno in cui ha perso le tracce della figlia: «Ho sempre detto che fino a prova contraria Denise va cercata.
Le continue segnalazioni
Sulle continue segnalazioni di avvistamenti, Piera Maggio ha poi aggiunto: «Le segnalazioni sono periodiche, non hanno mai smesso di esserci. Da alcune non ho ancora avuto risposta. C'è una bambina con molte similitudini con Denise. Sembra di un'altra etnia, ma sembra lei. Io voglio approfondire con il mio avvocato e fare una verifica, sennò la renderò pubblica. Voglio saperne di più, anche per mettere un punto a questa vicenda. Da un lato ci dà una forte speranza. Spero che Denise non venga mai dimenticata». Spazio poi al racconto sul marito e padre di sua figlia, che ha vissuto con lei questi vent'anni di dolore: «Fino a quando Denise aveva due anni il padre la vedeva spesso. Mi aiutava sempre con lei. Rispetto a me lui ha vissuto malamente tutta la storia. Oltre a Denise ha perso anche le altre due figlie, avute dall'ex moglie. Da quando Denise è scomparsa non ha più rapporti con loro».
I sospetti di Piera Maggio
«Non abbiamo smesso di pensare e di credere la provenienza del nostro male. Abbiamo sempre avuto le idee molto chiare. Non è un nostro pensiero, ma è dettato da fatti. Io non ho mai cambiato idea, nonostante l'assoluzione e i tre gradi di giudizio. Niente ha ancora smentito i miei sospetti. La Cassazione ha riconosciuto il movente (di Jessica Pulizzi, ndr) che poteva essere attribuibile anche alla madre (Anna Corona ndr). Non nego la sua innocenza, ma purtoppo ci sono delle cose che rimangono e che non sono state chiarite. Sono pronta a cambiare idea, ma solo con prove ed elementi certi. Io vivo di realtà, e non di sogni. Ci sono stati fatti che mi hanno portato a credere a quello in cui credo», ha concluso Piera Maggio.