E ora ritorna l'allarme per Sofia Goggia. L'ottimismo sul recupero da record della campionessa olimpica di PyeongChang 2028 nella sua specialità, la discesa libera, ha ceduto il passo alla prudenza della realtà. «Sono
state due settimane difficili, essere qui è già un grande successo, ma non garantisco nulla», ha affermato senza nascondere l'emozione dopo aver testato la neve e la pista di Yanqing.
La Federazione
Dalla Federazione, tuttavia, si fa notare che il percorso che si sta seguendo sarà lungo e poi si vedrà quale sarà la reazione. «In altri termini, non è tutto scontato», in un senso o nell'altro, perché se «il ginocchio tiene, se c'è il movimento giusto e la pressione corretta può accadere di tutto». L'atleta bergamasca era in grande forma, ma l'infortunio ha complicato tutto, a pochissime settimane dai Giochi, perché «per sciare ai nostri livelli ci vuole fisico, testa e cuore a posto. Io parto da tanto lontano e purtroppo le condizioni sono quelle che sono, soprattutto la confidenza con la velocità la costruisci negli anni». La pista di Yanqing è molto impegnativa, la sua partenza non ci sarebbe mai stata senza le rassicurazioni dei medici: Goggia è arrivata martedì mattina in Cina, dopo aver postato sul suo profilo Instagram un video che la riprende mentre sale sul volo Air China per Pechino, con la V di vittoria mostrata a favore delle telecamere. «Andiamo...Dove andiamo? In Cina, alle Olimpiadi!!!», aveva detto la sciatrice azzurra in un altro video in cui saluta il suo amato cane, Belle. La fiducia, da allora, ha lasciato spazio a una realtà più complessa, tutta da decifrare.