L'euforia è tale che tutti finiscono in acqua con i ragazzi, tecnico compreso. Il Settebello si conferma sul podio alle Olimpiadi. Gli azzurri scendono un gradino rispetto ai Giochi di Londra, ma il bronzo di Rio conquistato dopo una dura battaglia contro il Montenegro e con qualche patema di troppo nel finale, è comunque un risultato di prestigio per la Nazionale di Sandro Campagna.
Il remake della sfida vinta di misura dall'Italia nella fase a gironi si regge sul filo dell'equilibrio, anche se è sempre il Montenegro a rincorrere. Gli azzurri partono bene e trovano il doppio vantaggio firmato da Gallo e Presciutti. Il capitano Tempesti blinda la porta sul tentativo ravvicinato di Klikovac, ma in superiorità numerica il Montenegro accorcia le distanze con Janovic, di gran lunga il migliore dei suoi. L'Italia potrebbe allungare di nuovo, ma prima la palombella di Aicardi si stampa sulla traversa e poi Di Fulvio spreca un'occasione propizia in contropiede.