MESTRE - Alla mattina l’auditorium del Candiani gremito di studenti e alla sera la cena conviviale organizzata dal Panathlon club di Mestre con le più importanti autorità cittadine.
Al Candiani con gli studenti
Duecento gli studenti che si sono raccolti al Candiani, coinvolti nel "Progetto scuole" di Fondazione Cortina, provenienti dal liceo Parini, dagli istituti Abate Zanetti di Murano, Gritti-Algarotti di Mestre e dal paritario Dante Alighieri di Padova. In platea rappresentanti di enti ed istituzioni e tra loro Marta de Manincor, presidente della Fisi di Venezia, Fabrizio Coniglio, presidente del Panathlon club di Mestre, Giorgio Chinellato, consigliere internazionale del Panathlon e Andrea Tomaello, vicesindaco e assessore allo Sport del Comune. I ragazzi hanno avuto l'opportunità di ascoltare le testimonianze di campioni come Elia Barp, atleta della Nazionale di sci nordico, e Matteo Sostizzo, scialpinista del Centro sportivo Carabinieri, con le loro storie fatte di passione, forza e determinazione. «Lo sport, con la sua capacità di unire le persone e di superare ogni tipo di barriera - ha sottolineato Marta de Manincor - offre un terreno fertile per la promozione di un sistema valoriale positivo. I giovani sono gli agenti del cambiamento del futuro, per questa ragione è di primaria importanza trasmettere loro questi valori. Il Progetto Scuole di Fondazione Cortina svolge un ruolo cruciale in questo processo e siamo fieri di aver contribuito a portarlo nella nostra città».
Sicurezza e sport
Alla sera all’hotel Bologna di Mestre la conclusione della giornata coordinata dal presidente del Panathlon Fabrizio Coniglio: un’occasione di confronto per riflettere sul delicato momento internazionale, sul ruolo dello sport quale portatore di messaggi e valori positivi e sulla tregua olimpica per i Giochi del 2026 con gli interventi della Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace. Uno sguardo internazionale che si è poi calato su Mestre e Venezia e il quotidiano impegno per rendere la città sicura, sulle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 e su cosa si prova a portare a casa una medeglia olimpica con la testimonianza di Dorina Vaccaroni. L'altleta che ha conquistato oro, argento e bronzo al fioretto individuale e a squadre, aldilà di tanto fair play, ha ironizzato: «I valori sono importanti, ma non scordiamo che quando si va alle Olimpiadi si va per vincere!»