Multa al disabile senza una gamba: «È sbagliata, ma la può annullare solo un giudice»

L'agente di commercio di Mirano ha preso la contravvenzione a Mestre per aver violato una Ztl

Domenica 21 Maggio 2023 di Raffaella Vittadello
Zone a traffico limitato a Mestre (foto di archivio)

MESTRE - Viola la Ztl, prende la multa e ora non solo farà ricorso al giudice di pace, ma valuta anche anche di chiedere i danni al Comune. La quantificazione è difficile, perchè deve esprimere il valore non solo dello stato d’animo in cui si trova, ma anche del tempo che avrà perso, alla fine della storia, per giustificare una condotta consentita senza troppi intoppi in molti altri comuni d’Italia. E il tempo non è solo il suo, ma in termini di lavoro anche quello delle risorse umane della pubblica amministrazione impiegate per seguire casi simili.
Paolo abita a Mirano e da oltre quarant’anni fa l’agente di commercio, una professione che lo obbliga a usare l’auto per raggiungere clienti in tutta Italia, girandola in lungo e in largo.

Dal 2007 un drammatico incidente segna improvvisamente la sua vita: perde una gamba, sostituita da una protesi e lui, che prima era uno sportivo, un giocatore di rugby, diventa improvvisamente per la burocrazia un disabile, con un’invalidità all’88 per cento. 

TAGLIANDO PREZIOSO
Per muoversi l’auto gli diventa ancora più indispensabile, e quel tagliando blu con una sedia a rotelle che gli viene rilasciato dal Comune di Mirano e che può esporre sul parabrezza è ancora più prezioso, perchè gli permette trovare parcheggio (non sempre) più facilmente e soprattutto di entrare nelle zone a traffico limitato, per raggiungere gli appuntamenti del suo lavoro in modo più rapido e senza camminare troppo.
E così, con fatica ma con tanta determinazione continua a lavorare, superando mille ostacoli. Ogni tanto gli arriva qualche contravvenzione, per la violazione di una Ztl: come accaduto in una trasferta ad Asolo, pochi mesi fa. 
Lui ha imparato come regolarsi, procedendo in autotutela. Una prassi ormai consolidata. Chiama il Comune, spiega di essere disabile, allega i documenti che lo attestano, l’ufficio gli fa compilare un modulo e la multa viene annullata perchè viene recepito che l’auto gli serve per fare meno strada. Un piccolo vantaggio a confronto dello svantaggio perenne con il quale convive. 
In febbraio riceve una multa anche dal Comune di Venezia, per un passaggio non autorizzato in una ztl a Mestre. 

LO STOP DAL COMUNE
Paolo scrive la solita mail e allega i documenti, ma il Comune gli risponde che «il Comando di Polizia Municipale non può disporre l’annullamento di verbali, ma è necessario presentare formale ricorso entro 60 giorni dalla data della contestazione». La polizia locale aggiunge che «Nel caso di specie con il contrassegno disabile può circolare nelle zone a traffico limitato. Tuttavia vi è un’Ordinanza del Comune di Venezia che regola la registrazione del contrassegno di altri comuni perchè al momento dei controlli dei fotogrammi rilevati dai varchi elettronici, la targa venga scartata in quanto autorizzata».
L’ordinanza spiega che la persona disabile dovrebbe chiedere un’esonero perenne in virtù della propria disabilità oppure comunicare entro 48 ore dalla violazione il passaggio dell’auto a mezzo telefax.
«Invece di facilitare la vita alle persone che hanno già abbastanza difficoltà la complicano. Non capisco perchè le regole non debbano essere uguali dappertutto - protesta Paolo - stiamo parlando di un disabile che usa l’auto per avvicinarsi più possibile al luogo in cui ha un appuntamento. Perchè non deve valere l’autotutela che ho usato in molti altri comuni d’Italia? Quanti soldi spende un Comune - e lo Stato in generale - per tentare di far pagare una contravvenzione come questa, che finirà davanti al giudice di pace?»
 

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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