JESOLO - Profonde ferite alla testa provocate da un oggetto appuntito. È uno degli elementi emersi dall'autopsia sul corpo di Roberto Basso, il tabaccaio di 64 anni trovato morto lunedì nella sua casa di via Antiche Mura. L'esame autoptico è stato effettuato ieri, all'ospedale di San Donà, dal medico legale Cristina Mazzarolo, la stessa presente durante i primi rilievi sul posto.
NESSUN INDAGATO
Al momento non risulterebbero indagati mentre gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, a partire alla rapina finita male. Più di un commerciante di piazza Marina ha ricordato che il tabaccaio aveva infatti l'abitudine di portarsi a casa l'incasso della giornata. Secondo di tre fratelli, Roberto è stato descritto da tutti come una persona molto buona e mite. Anche ieri i suoi fratelli, Andrea il maggiore e Francesca la più giovane, sono rimasti in silenzio. Distrutti dal dolore, chiedono di essere lasciati in pace. Del resto in questa fase di indagine non possono nemmeno parlare e come da prassi sono stati ascoltati dagli investigatori. Ed è per questo che nel silenzio, si stanno accavallando voci e teorie disparate. In piazza Marina, c'è anche chi ha ricordato come i rapporti tra i due fratelli Roberto e Andrea non fossero dei migliori. Ed è spuntato il ricordo di una lite piuttosto accesa avvenuta alcuni anni fa. «Roberto era una persona molto riservata, come tutta nostra famiglia del resto dicono alcuni cugini - Crediamo che questo suo, e nostro, modo di fare, debba essere rispettato. Ci sono molte voci nelle ultime ore, chiediamo rispetto». E sulle voci delle ultime ore «chiediamo rispetto ribadiscono -, non c'è altro da aggiungere. Ci affidiamo alle forze dell'ordine affinché venga fatta chiarezza».
PELLEGRINAGGIO IN NEGOZIO
Anche ieri in molti sono voluti passare di fronte alla sua tabaccheria per ricordarlo con una preghiera. Qualcuno ha anche acceso dei lumini. A ricordarlo con parole di profonda stima sono anche i titolari dell'Hotel Rex di via Mascagni, struttura che la famiglia Basso aveva acquistato una ventina d'anni fa e che per un periodo di tempo era stata gestita dal fratello Andrea per poi essere data in affitto. «Roberto era una persona davvero molto buona spiegano dall'hotel e al tempo stresso riservata. Non possiamo che confermare quello che è già stato detto. I nostri contatti? Solo per motivi di lavoro, ci sentivamo saltuariamente per discutere di questioni legate all'hotel». Rimane però da chiarire il lasso di tempo trascorso tra il momento del ritrovamento e l'allarme. A quanto pare, infatti, il fratello Andrea avrebbe visto il corpo poco dopo le 8 del mattino: passato per casa e non ricevendo risposta, ha preso una scala, è salito fino al terrazzino e, attraverso una portafinestra ha visto il fratello esanime a terra. Rientrato, ha avvertito la sorella Francesca e, con il marito di lei, ha dato l'allarme solo verso le 11.30.