MESTRE - Prelievi in tutti i giorni feriali, e non più solo al sabato, all'Ospedale dell'Angelo. Da lunedì 24 marzo il Centro Prelievi dell'Ospedale di Mestre lavorerà tutti i giorni, esclusa la domenica, offrendo il proprio servizio agli utenti - esami del sangue, delle feci e delle urine - dalle ore 7 alle ore 9.
Operando fin qui solo al sabato, il Centro Prelievi dell’Ospedale mestrino ha svolto circa 2500 prelievi dal giugno 2013, quando ha iniziato la sua attività, con una media di 60 prelievi per ogni sabato di apertura.
«La decisione di allargare il servizio anche ai giorni feriali - spiega il Direttore dell'Ospedale, dott. Onofrio Lamanna - risponde al continuo crescere della richiesta degli utenti, che in pochi mesi sono passati da una trentina, nelle due ore del sabato mattina, a più di ottanta». L'Ulss 12 ha previsto nel frattempo la riorganizzazione della sala d'attesa del Centro Prelievi, per la quale è pronto il cantiere. «Prima dell'estate - spiega Lamanna - comunque i lavori saranno terminati, e gli utenti avranno finalmente uno spazio riservato e coibentato: riduciamo così i disagi dell'attesa, che adesso avviene in uno spazio scoperto, soggetto all'escursione termica».
Ultimo aggiornamento: 14:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA Operando fin qui solo al sabato, il Centro Prelievi dell’Ospedale mestrino ha svolto circa 2500 prelievi dal giugno 2013, quando ha iniziato la sua attività, con una media di 60 prelievi per ogni sabato di apertura.
«La decisione di allargare il servizio anche ai giorni feriali - spiega il Direttore dell'Ospedale, dott. Onofrio Lamanna - risponde al continuo crescere della richiesta degli utenti, che in pochi mesi sono passati da una trentina, nelle due ore del sabato mattina, a più di ottanta». L'Ulss 12 ha previsto nel frattempo la riorganizzazione della sala d'attesa del Centro Prelievi, per la quale è pronto il cantiere. «Prima dell'estate - spiega Lamanna - comunque i lavori saranno terminati, e gli utenti avranno finalmente uno spazio riservato e coibentato: riduciamo così i disagi dell'attesa, che adesso avviene in uno spazio scoperto, soggetto all'escursione termica».
