TARZO (TREVISO) - Ha combattuto fino alla fine, nella speranza di poter crescere i propri figli e di realizzare i suoi sogni assieme al marito Enrico. Alla fine, l'altra notte, Jessica Maria Spampinato, 33 anni, ha dovuto arrendersi e si è spenta all'Hospice Antica Fonte di Vittorio Veneto.
La famiglia
La loro storia d'amore sboccia qualche anno dopo, e con essa anche tanti progetti. A cominciare dalla vita insieme. Arrivano anche due bambini, un maschietto e una femminuccia. Enrico lavora in un'azienda metalmeccanica di Vittorio Veneto, lei invece cinque anni fa trova lavoro all'estetica Fisioline di Conegliano, in via Verdi. Cresce la famiglia, e con essa i progetti. Jessica e Enrico ne hanno tanti, e lavorano sodo per realizzarli. A cominciare dalla casa. Ne comprano una a Tarzo. Ma Jessica vuole costruire il suo sogno: avere uno studio di estetica tutto suo. Il lavoro le piace, e così pensa di cominciare a risparmiare per poter rilevare quello in cui lavora. Lì si trova bene, le clienti la apprezzano. Tutto bene. Fino a quando, a maggio, qualcosa non va.
La terribile diagnosi
La diagnosi è terribile, le speranze poche. Ma lei lotta come di più non si può, aiutata dalla famiglia. Comincia la corsa disperata della speranza, contro il tempo: visite, analisi, consulti, terapie. Tutto inutile.
A dicembre la situazione precipita, ma Jessica prepara il Natale per la sua famiglia come meglio non potrebbe. Nei giorni scorsi il trasferimento all'hospice, e la fine.
Il marito Enrico è distrutto, ma lucido nel ricordare la moglie e la mamma: «Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro, che amava tanto, combattendo fino alla fine». Straziante anche il ricordo della sorella Desirée sui social: “La mia grande guerriera, donna forte e meravigliosa, solare e splendente, vita mia. Fai buon viaggio, ti amo”.
I funerali, che saranno celebrati dal parroco don Francesco Cerruti, si svolgeranno sabato, alle 10.30, nella chiesa di Tarzo. «La ricordo – racconta don Francesco – sempre con il sorriso e poi per essere stata una grande ascoltatrice, una qualità oggi rara».
La famiglia ha chiesto che eventuali offerte, al posto dei fiori, vengano destinate all'asilo, già frequentato dai due figli.