Scarpe usate per crearne di nuove, l'azienda di Asolo ha raccolto 1.500 calzature Mojito: lacci e tessuti diventeranno solette, le suole verranno «rimpastate»

Mercoledì 8 Maggio 2024 di Redazione Treviso
Scarpe usate per crearne di nuove, l'azienda di Asolo ha raccolto 1.500 calzature Mojito: lacci e tessuti diventeranno solette, le suole verranno «rimpastate»

ASOLO (TREVISO) - Riciclo di calzature, oltre 1.500 quelle raccolte da Scarpa nel progetto "Life Re-Shoes". L'azienda trevigiana leader nella produzione di calzature per la montagna e le attività outdoor, nei giorni scorsi, ha raggiunto il record di scarpe usate, modello Mojito, restituite da parte dei consumatori. 

Dal riciclo al nuovo, l'obiettivo di Scarpa

La prima fase del progetto durerà fino alla fine del 2024 e vede coinvolti circa 250 punti vendita della rete distributiva europea di Scarpa che fungono da “Re-shop”, punti di raccolta dei modelli di Mojito giunte a fine vita. L’obiettivo della campagna è ricavare materie prime seconde sufficienti a produrre 15mila nuove paia di scarpe, grazie al completo riutilizzo di tutti i componenti delle calzature raccolte. Il nuovo modello, prodotto con i materiali ottenuti dal processo di riciclo, sarà appositamente sviluppato per poter essere più facilmente riciclato alla fine del suo utilizzo, applicando i concetti del design-for-recycling. Il progetto LIFE Re-Shoes implementa un paradigma completamente nuovo per il recupero delle calzature in pelle, al fine di ridurne l'impatto globale della produzione. Il processo difatti si baserà sulla dissoluzione selettiva della pelle per idrolisi, e il liquido ottenuto verrà poi utilizzato per conciare della nuova pelle senza l’aggiunta di sostanze chimiche. La parte rimanente della scarpa verrà riutilizzata separando le diverse componenti: la suola verrà macinata e riciclata per creare quelle che andranno a costituire il nuovo modello (con un contenuto di riciclato nell’intersuola che arriverà ad oltre il 35%), mentre i lacci e i tessuti di fodera e rinforzi potranno diventare le nuove solette e i rinforzi interni (con un contenuto di riciclato fino all’80%).

La sperimentazione dell'idrolisi con l'Università

Scarpa, in collaborazione con l'Università di Bologna e Sciarada Industria Conciaria, ha già avviato una fase preliminare di sperimentazione dell’idrolisi in laboratorio, con esiti positivi in termini di riutilizzo dei materiali prodotti, e si appresta a dare il via alla fase industriale di tale processo, grazie alla costruzione di un impianto progettato ad hoc presso la conceria toscana. Il progetto Re-Shoes, che beneficia di un finanziamento nell’ambito del programma LIFE dell’Unione Europea, nasce allo scopo di fornire una soluzione alternativa, circolare e sostenibile per la gestione del “fine vita” delle scarpe, introducendo le pratiche di riciclo come nuovo standard all'interno della filiera dell’industria del settore. L’iniziativa prevede entro il 2026 la produzione e messa in commercio di un nuovo modello a marchio Scarpa, realizzato tramite una procedura che consente di ricavare materie prime dalle calzature usate e da scarti di produzione, per creare una nuova generazione di prodotti riciclati di alta qualità, diminuendo così lo smaltimento e l'uso di materie prime vergini e mirando ad azzerare i rifiuti post-lavorazione.

Grazie a tale processo si punta ad una riduzione, rispetto ai processi standard, del 52,4% di emissioni di gas serra, del 50% dell’impiego di sostanze chimiche, del 65% di consumo di acqua, del 54,5% di energia.

Ultimo aggiornamento: 11:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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