Raffica di furti in abitazioni e aziende: caccia alla banda della Giulietta nera

Sabato 4 Maggio 2024 di Mauro Favaro
Foto d'archivio di un'Alfa Romeo Giulietta di colore nero, come quella utilizzata dalla banda di ladri

PONZANO (TREVISO) - Ladri in azione in tutta la cintura urbana di Treviso. Negli ultimi giorni sono finite nel mirino case e capannoni in particolare tra Ponzano, Paese e Quinto. E si sono moltiplicate le segnalazioni di ladri in “sopralluogo” nei giardini delle abitazioni, tentativi di intrusione e, purtroppo, anche di colpi effettivamente messi a segno. Così riesplode l’allerta furti. A Ponzano ci si sta concentrando soprattutto sulla ricerca di un’Alfa Romeo Giulietta di colore nero. Nella notte tra venerdì e sabato è stata vista aggirarsi anche a Paese. Il tutto seguendo uno schema apparentemente collaudato: due persone pronte a scendere per tentare il colpo, con berrettino bel calcato sulla testa, e una terza che rimane alla guida dell’auto per fare da palo e per tenere sempre aperta una possibile via di fuga. 


LE IMMAGINI

Queste, almeno, sono state le scene registrate da alcune telecamere dei sistemi di videosorveglianza attivi a Ponzano e Paese. Che si aggiungono a quelle viste all’inizio della settimana a Quinto. Nella notte di venerdì i ladri hanno battuto la zona di Ponzano tra via Morganella Ovest e via Croce. In quest’ultima hanno provato a forzare la portafinestra di una casa. All’interno, però, c’erano delle persone. E, probabilmente dopo essersene resi conto, hanno desistito. Quel che è certo è che la Giulietta nera è stata notata da diversi cittadini. Attorno alle 21.30 di venerdì è stata vista invertire velocemente la marcia lungo una stradina nella zona di via Morganella. Un orario che combacia con alcune incursioni nei giardini delle abitazioni, nella stessa area, immortalate dalle telecamere di videosorveglianza. «L’auto si è fermata davanti al cancello di casa. Poi sono scese due persone con un berretto in testa, mentre la macchina guidata da una terza persona, rimasta a bordo, ha svoltato in direzione di Paese – racconta il proprietario di una delle case – i due che erano scesi hanno scavalcato il cancello e dato un’occhiata dal giardino. E dopo poco sono tornati indietro, hanno saltato nuovamente il cancello e se ne sono andati a piedi». 


I SOPRALLUOGHI

Venerdì notte sono stati subito chiamati i carabinieri, prontamente intervenuti anche in via Croce. «Nessun colpo è andato a buon fine. E questa è già una cosa positiva – sottolinea Antonello Baseggio, sindaco di Ponzano – L’auspicio è che l’auto sia transitata in alcune vie della zona dove sono installate delle telecamere. Speriamo che l’investimento fatto sul sistema di videosorveglianza porti frutto». L’auto in questione è stata segnalata da più parti. Le forze dell’ordine stanno già passando le immagini al setaccio, comprese quelle registrate dai sistemi installati nelle case private. Alcuni elementi utili per rintracciarla potrebbero arrivare pure dai due varchi elettronici in servizio a Ponzano, tra via Roma e la Postumia. Si segue la stessa strada per provare a risalire anche ai responsabili del furti e dei tentati furti registrati nella notte tra lunedì e martedì nel quadrante della zona industriale di Quinto, lungo la Noalese, verso il confine con Zero Branco.

Anzi, non si esclude che possa essersi trattato della stessa banda della Giulietta. 


I COLPI

Qui i ladri si sono concentrati in particolare sui capannoni. Dopo aver provato a entrare nelle ex scuole Pio X, forzando una porta, sono riusciti a intrufolarsi nei locali di tre diverse aziende tra via Mattei e via Marconi. Ma solo un colpo ai danni di una ditta edile è andato realmente a segno. In questa, i malviventi sono entrati attraverso una finestra. Una volta dentro hanno immediatamente passato in rassegna gli uffici della ditta racimolando complessivamente circa 200 euro in contanti e due smartphone. Per quanto riguarda gli altri due tentativi, invece, la banda ha dovuto desistere: nel primo caso i malviventi sono stati costretti a fuggire perché nel frattempo era arrivato il titolare dell’azienda finita nel mirino, mentre nel secondo è scattato il sistema d’allarme che li ha indotti a mollare tutto per poi far perdere le loro tracce. 

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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