Più di settecento patenti andate in fumo da gennaio alla fine di settembre.
IL CONTRASTO
La cabina di regia dedicata alla guida sotto l’effetto di alcol e di sostanze stupefacenti è nata quando in Prefettura a Pordenone c’era Domenico Lione, ma proseguirà sulla stessa linea anche il suo successore Natalino Domenico Manno. Mai come in questi mesi, infatti, si è avvertita sulle strade una massiccia presenza di agenti e militari dell’Arma, nel tentativo di contrastare - sul piano sia repressivo che educativo - il pericoloso fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche. E i risultati si iniziano a vedere eccome. Se il 2022 si era già chiuso con un netto rialzo rispetto all’anno precedente, ma in quel caso c’entrava anche la particolarità del 2021, un periodo ancora contrassegnato da una serie di restrizioni figlie della pandemia, sono i primi nove mesi dell’anno in corso a fungere da cartina al tornasole.
I NUMERI
I dati arrivano direttamente dalla Prefettura di Pordenone, dove confluiscono tutti i rapporti ufficiali da parte dell’Arma dei carabinieri, della Questura e dai vari corpi di polizia locale sparsi sul territorio provinciale. In soli nove mesi, appunto, nel Friuli Occidentale le patenti sospese per violazione dell’articolo 186 del Codice della Strada sono state 216.
L’anno scorso, ma in dodici mesi quindi il dato dev’essere ben parametrato, si era arrivati a 278 patenti sospese per la stessa ragione. Significa che l’aumento si vede eccome, anche se dalla Prefettura filtra la possibilità di assistere a un prossimo appiattimento della curva. Un fatto che sarebbe senz’altro positivo, dal momento che starebbe a testimoniare una maggior consapevolezza da parte degli automobilisti nei confronti del rischio che si corre mettendosi alla guida dopo aver bevuto. L’articolo 186 del Codice della Strada, infatti, è proprio quello che disciplina ed elenca le sanzioni rivolte a chi supera il livello di 0,5 grammi per litro. In totale, quindi anche per altre ragioni (scorretto utilizzo della cintura di sicurezza, cellulare alla guida, velocità eccessiva e condotte pericolose in genere), le patenti ritirate sul territorio provinciale nei primi nove mesi di quest’anno sono state 710.
STUPEFACENTI
In un solo fine settimana - lo scorso - le forze dell’ordine (in particolare la Polstrada) della provincia di Udine hanno “pizzicato” tre automobilisti che si erano messi alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Nel dettaglio, si trattava di oppiacei, cannabinoidi e cocaina. Nel territorio del Friuli Occidentale, invece, nei primi nove mesi dell’anno le patenti ritirate per lo stesso motivo sono state quindici, contro le 24 totalizzate nei dodici mesi che hanno composto il 2022. Un numero inferiore dettato anche dal fatto che di recente la Polstrada della provincia di Udine è stata dotata di un laboratorio mobile in grado di determinare con certezza e immediatezza l’assunzione o meno di sostanze stupefacenti grazie all’esame della saliva. Dispositivo che in provincia di Pordenone ancora non risulta in dotazione fissa.