Distruggono i fili illuminati e i led che tanto piacciono al bimbo disabile

Mercoledì 6 Febbraio 2019 di Barbara Turetta
Distruggono i fili illuminati e i led che tanto piacciono al bimbo disabile
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VILLAFRANCA (PADOVA) - Vedere la ringhiera di casa ancora illuminata con le lucine di Natale era una cosa divertente. Per pochi minuti la sera papà Tomas Bellotto le accendeva al rientro dal lavoro e Marco, il suo bambino disabile di 6 anni, si divertiva ad osservarle. Anche se le feste sono passate da un mese, gli effetti dei led accesi strappavano ancora un sorriso, una risata. Ma a qualcuno quei 15 metri di filo natalizio ancora appeso alla recinzione della casa deve aver dato fastidio a tal punto da impugnare un paio di forbice e tagliarlo. Chi l'ha fatto non si è limitato a tagliare solo il filo elettrico, ha sforbiciato pure tutti i led pendenti.
 
Insomma un lavoro preciso e completo. Un atto vandalico compiuto solo per il gusto di danneggiare le cose degli altri, e che in questo caso ha interrotto bruscamente il divertimento di un bambino, magari un po' più fragile degli altri, ma con tanta forza, che però l'altra sera ha pianto quando si è reso conto che papà non poteva più accendere le luci. Un gesto che il genitore non ha voluto tenere per sé, ma lo ha reso pubblico con un post su un gruppo Facebook. E lo ha fatto semplicemente ringraziando chi ha tagliato in mille pezzi tutti i 15 metri di luci di Natale ancora appese, rattristando il suo bambino che si divertiva con poco.

LA TESTIMONIANZA
«Me ne sono accorto ieri sera (lunedì ndr) quando sono tornato dal lavoro - racconta Tomas subito ho pensato che fossero venuti i ladri e che scavalcando la recinzione si fossero tirati dietro il filo di luci. Ho guardato in giardino per vedere se c'erano impronte, ma quando ho visto le lucine tagliate, una ad una, ho capito che si trattava di un atto vandalico». «Faccio l'elettricista - continua - e ho provato a lungo ad aggiustarle prima che rientrasse Marco, ma non ci sono riuscito. Lui ci è rimasto male e ha pianto nel non vederle più accese. Piano piano gli passerà, lui è un bambino speciale, ma va detto che a volte dietro ad alcune cose che possono sembrare sciocche, come accendere ancora le luci di Natale in questo periodo, può esserci una motivazione più profonda».
«Durante le festività tutto il giardino di casa era stato riempito di luci continua il papà - quelle le abbiamo tolte poco dopo le feste tenendo solo quelle della ringhiera, e qualcuno poteva immaginare che c'era un motivo. A Marco avevamo detto che avremmo tolto le luci questo fine settimana, sapeva che fra pochi giorni non le avrebbe più viste accese: ma così è stato bruttissimo. Dispiace molto per il gesto subito». Ma passerà anche questo dispiacere: Marco è pronto ad aprire una pagina social per comunicare attraverso il computer con i suoi amici, è un grande tifoso dell'Hellas Verona come il papà, e da settembre ha davanti la conquista della scuola elementare.
Barbara Turetta 
Ultimo aggiornamento: 12:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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