Borgo Veneto. Si ferma per controllare il carico e viene travolto: Manuel Candeo muore in ospedale

Lascia la moglie e due figli. Viveva nel Veronese ma era originario della provincia di Padova e sperava di riuscire a trasferirsi a Montagnana

Domenica 19 Maggio 2024 di Giovanni Brunoro
Manuel Candeo e la moglie

BORGO VENETO (PADOVA) - Tragedia lungo l’autostrada A4: autotrasportatore viene travolto dal carico e muore dopo il ricovero in ospedale. «Dovevamo fare la nostra videochiamata con le figlie e non ha risposto. Mi sono allarmata», racconta la moglie Monica. È morto così Manuel Candeo, 49enne originario di Santa Margherita d’Adige - oggi Borgo Veneto - che da vent’anni viveva con la famiglia a Bevilacqua (Vr). L’ennesimo, fatale incidente sul lavoro si è verificato giovedì sera all’altezza di Castegnato, nel Bresciano. Manuel Candeo, dipendente della ditta Autotrasporti Legnaghese di Legnago (Vr), stava conducendo il suo autoarticolato lungo l’A4. Come era solito fare ultimamente, doveva portare un lotto di infissi ad alcuni clienti in provincia di Torino. La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio, ma si presume che Candeo si sia fermato in una piazzola di sosta per controllare il carico. È sceso dall’abitacolo, ha aperto il vano del rimorchio ed è stato improvvisamente travolto dalle finestre che trasportava.

La chiamata senza risposta, la corsa in ospedale

L’uomo è rimasto vivo e cosciente per lungo tempo: ha provato a chiedere aiuto, a divincolarsi, a sollevare quell’enorme peso che gli premeva il torace. Ma non ce l’ha fatta. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la moglie Monica Boaretto: «L’ho sentito l’ultima volta alle 17.30. Poi avevamo il nostro consueto appuntamento con la videochiamata di famiglia». Telefonata a cui Manuel non ha risposto. Monica si è allarmata e ha chiamato i colleghi del marito, che hanno localizzato il camion e richiesto un intervento: «Io stessa ancora oggi non so cosa sia capitato e, a questo punto, immagino che non lo saprò mai». I sanitari, giunti con l’elisoccorso, hanno estratto Manuel, ancora cosciente, e dopo averlo stabilizzato, lo hanno trasportato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Sul posto, sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia stradale.

Nonostante le cure, le ferite riportate sono state fatali all’uomo, che è spirato nella mattinata di venerdì. Ora la salma si trova all’obitorio del nosocomio bergamasco, in attesa di essere riconsegnata ai famigliari.

Il dolore in paese

La tragedia occorsa a Candeo lascia sgomenti i suoi cari, i colleghi e i molti amici che gli volevano bene. Manuel era cresciuto a Santa Margherita d’Adige, paese dove aveva ancora delle frequentazioni. I genitori, Lino Candeo e Annalisa Gennaro, sono storici volontari della Pro loco, sempre attivi nell’organizzazione delle feste paesane. Persone semplici e ben volute da tutti, che hanno educato Manuel ad amare la sua comunità. «Al bisogno, veniva a darci una mano. È una tragedia per tutti», racconta Michele Parmagnani, presidente della Pro loco di Santa Margherita e Taglie. Manuel era un uomo laborioso e attivo, come dice la moglie «profondamente innamorato della famiglia. Tra i suoi pochi hobby, la motocicletta».

Voleva trasferirsi a Montagnana

La vita di Manuel era prossima ad una svolta: lui e Monica intendevano trasferirsi a Montagnana, città di origine della donna. «Un progetto che ora non si realizzerà», commenta affranta la moglie. La coppia ha due figlie di 14 anni e 5 anni. La scomparsa di Manuel Candeo lascia nel dolore anche la sorella Ilenia. I funerali non sono ancora stati fissati, ma la famiglia intende celebrarli nel duomo di Montagnana. Le esequie saranno per Monica un momento spartiacque: «Finché non fanno il funerale, vivo nell’incertezza. Ora ricevo tante telefonate di persone amiche, ma sarà solo il tempo a dire chi è realmente intenzionato a rimanerci vicino».

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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