Ilaria Alpi, scarcerato il killer somalo:
affifdato ai servizi sociali di Padova

Venerdì 19 Giugno 2015 di Redazione Online
Ilaria Alpi, scarcerato il killer somalo: affifdato ai servizi sociali di Padova
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PADOVA - Fine pena 5 dicembre 2017; intanto, però, Hashi Omar Hassan, l'unico responsabile secondo la giustizia italiana del duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è uscito dal carcere di Padova per essere destinato ai servizi sociali fino alla scadenza della condanna.



Hashi probabilmente, una volta scontata l'intera pena, tornerà in Somalia per «recuperare il tempo perduto». Non sarà la stessa Somalia che ha lasciato una ventina di anni fa ma rimane comunque il suo Paese, sebbene devastato dalle guerre che si sono succedute negli ultimi vent'anni e più. L'uomo, che oggi ha 41 anni, ha scontato in carcere 16 anni, ha ottenuto 3 anni di sottrazione pena grazie all'indulto e ha ottenuto la liberazione anticipata di 4 anni per buona condotta.



Ora, con la destinazione ai servizi sociali, sta cercando anche un lavoro. L'accusa a suo carico è di concorso in omicidio per la giornalista di Rai3 Ilaria Alpi e il cameraman Miran Hrovatin, freddati da un commando a Mogadiscio il 20 marzo 1994, mentre erano a bordo di un pick-up Toyota che attraversava la capitale somala, dopo essere tornati, da poco, da un incontro fuori Mogadiscio con il sultano del Bosaso. Una Land Rover tagliò loro la strada, ne discesero almeno 7 persone armate che facendo fuoco uccisero Ilaria e Miran.



Dopo una lunga serie di indagini e di processi, con anche il coinvolgimento di una Commissione parlamentare, Hashi fu condannato dalla Cassazione a 26 anni di carcere. Il suo grande accusatore era un altro somalo, Ahmed Ali Rage, detto Jelle il quale, però, di recente ha ritrattato tutte le sue dichiarazioni sostenendo di aver mentito volontariamente perchè pagato per farlo. Una confessione che nell'interminabile storia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, e delle ragioni che portarono al duplice omicidio, potrebbe riaprire ancora una volta il versante giudiziario.



L'avvocato che da sempre assiste Hashi, Douglas Douale, infatti, ha già annunciato che la settimana prossima depositerà «tutti gli atti alla Corte d'Appello di Perugia per chiedere la revisione del processo». Un atto questo, che appare sufficientemente fondato proprio sulla scorta degli ultimi avvenimenti. Nell'intervista di febbraio scorso Hashi menziona, con una certa vicinanza, un'altra protagonista della vicenda, Luciana Alpi, la mamma di Ilaria. «Mi ha aiutato molto», ha ricordato Hashi al giornalista.
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 08:46

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