CITTADELLA - Non c'è stato dolo, ma solo negligenza alla base dello scambio di salme avvenuto all'obitorio di Cittadella. Per questo motivo il Pm, Roberto Piccione, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo che era stato aperto per sottrazione di cadavere. Dal punto di vista penale, dunque, la faccenda dovrebbe finire qui, lasciando aperta, semmai, la questione civilistica. Per quanto riguarda questa fattispecie di reato, infatti, si procede unicamente nel caso sia accertato il dolo. Cosa che, secondo le indagini dei carabinieri, coordinate dal pubblico ministero Piccione, non è avvenuta visto che le salme sono state scambiate per un mero errore.
NELLA BARA UN'ALTRA SALMA
Quanto accaduto lunedì a Gabriella Squarise, 80enne di San Giorgio delle Pertiche tumulata a Tremignon nella tomba che era in realtà destinata a Petronilla Signorini, 84enne, che come Gabriella è deceduta il 28 luglio all'ospedale di Cittadella, sembra l'incipit di un macabro film. I guai sono cominciati lunedì pomeriggio, quando i familiari di Squarise hanno incontrato gli addetti delle pompe funebri per portare il feretro dell'anziana al funerale in programma a San Giorgio. È stato un momento di grande choc: la donna nella bara non era la familiare, ma una sconosciuta, rivelatasi poi Petronilla. Sono stati chiamati i carabinieri che hanno ascoltato alcuni dei responsabili dell'obitorio.
LE INDAGINI
La Procura aveva aperto l'inchiesta e chiesto l'estumulazione del feretro sepolto a Tremignon, frazione di Piazzola sul Brenta, per capire dove fosse finito il corpo di Squarise.
Il giorno dopo la tensione e la rabbia scoppiate per lo scambio di bare, si è cercato di fare luce sull'accaduto. L'Ulss 6 in una nota ha riferito: «Stante la volontà di fare piena chiarezza, rendiamo noto che all'obitorio dell'ospedale di Cittadella si è verificato uno scambio di feretro tra due persone decedute a poca distanza l'una dall'altra. Esprimendo grande rammarico per l'accaduto e vicinanza ai familiari delle due persone defunte, l'Ulss ha prontamente avviato un'indagine interna atta a capire quanto è successo e a risalire alle responsabilità. È stata informata l'autorità giudiziaria».