PADOVA - Ha superato Umberto Pelizzari e lo ha fatto senza pinne e a pochi giorni dal Covid. È sceso 81 metri in apnea a rana Antonio Mogavero, nella prova di specialità No Fins al Mondiale Cmas di apnea profonda in corso a Roatan in Honduras. Un nuovo record italiano per il 26enne di Cadoneghe, dopo i 105 metri in Free Immersion tirandosi dal cavo, stabiliti durante la Asian Cup 2023 a Panglao nelle Filippine. Mogavero, padovano dal sangue salentino, a due mesi di distanza ha segnato un altro obiettivo: è ora il primo italiano ad oltrepassare l'ottantina di metri No Fins. Una prestazione storica per l'Italia perché si tratta appunto del superamento della misura più profonda con la quale Pelizzari, l'apneista dei record, il 18 ottobre del 1999 al largo di Portofino, stabilì il primato mondiale di apnea in assetto costante con le pinne. Se allora Antonio Mogavero era poco più che un neonato, ora più che sfidare il leggendario uomo delfino, ha superato se stesso, andando oltre il suo precedente record di -79 metri conquistato in acque turche l'anno scorso sempre in Costant No Fins, quella che è unanimemente considerata la più dura delle discipline dell'apnea sportiva, dove l'atleta scende al piattello e risale in superficie a rana, senza potersi aiutare con alcun attrezzo, né toccare il cavo.
La preparazione
La misura ha consentito a Mogavero di sfiorare il podio per un metro. «Mi sono preparato in maniera minuziosa dando sempre il massimo ad ogni allenamento - confessa il ventiseienne dal mar dei Caraibi - Sono qui a Roatan dall'8 luglio e ci ho messo ventuno giorni ad adattarmi all'isola, ai suoi ritmi e alle sue energie.