Bloccata da 5 giorni nello Yemen, Ludovica è tornata a casa. Da chiarire se il maltempo sia stato solo un pretesto

Lunedì 6 Maggio 2024 di Luca Vecellio
Bloccata da 5 giorni nello Yemen, Ludovica è tornata a casa. Da chiarire se il maltempo sia stato solo un pretesto

BELLUNO - Il caso di Ludovica Russo, trentaquattrenne di Belluno rimasta bloccata sull'Isola di Socotra dopo un tour dell'isola, sta finalmente per concludersi con un lieto fine.

Con un abbraccio ai genitori o al fidanzato venuti a prenderla all'aeroporto Marco Polo di Venezia, ieri sera verso le 20.30, stando a quanto appreso da fonti a lei vicine. Sarà un episodio che potrà raccontare ai colleghi del Pronto soccorso e sul quale forse si concederà anche di scherzare, perché, stando a quanto finora da lei stesso ammesso, non vi sarebbero mai stati nella sua esperienza evidenti segni di pericolo e, al di là della tensione dovuta all'impossibilità di tornare a casa, non vi sarebbero state né in aeroporto né sull'isola ulteriori fonti di preoccupazione.

Il pretesto del maltempo

I genitori - come ha spiegato la madre Clelia - non hanno certo preso con leggerezza quel secondo volo annullato, dopo che già il 30 aprile in aeroporto avevano risposto scuotendo la testa al tentativo di check-in di Ludovica. Ma quel motivo, il pretesto del maltempo, rimarrà sempre un dubbio da chiarire per la famiglia Russo, finita per qualche giorno - suo malgrado - al centro delle cronache venete. L'Unità di Crisi del ministero degli Esteri è riuscita a sbloccare la situazione in modo molto rapido, anche dopo la richiesta diretta del presidente Luca Zaia, ma nessuna fonte ufficiale ha ancora chiarito a Ludovica e ai suoi compagni se dietro a quella risposta, quella del maltempo, vi fosse effettivamente qualcosa di vero oppure se si celasse una dinamica ben più complessa da decifrare, fatta effettivamente di tensioni internazionali. In ogni caso, il fatto che il ministero degli Esteri continui a considerare quel sito una destinazione non raccomandata indica probabilmente che qualche vibrazione dallo Yemen, pur a 350 chilometri di distanza, arriva anche nel paradiso di Socotra, dove la gente è gentile e sorride ai turisti europei. Oltre ai rischi legati alla guerra civile, bisogna considerare che nel gennaio del 2024 lo Yemen era stato catalogato tra i Paesi sconsigliati dalla Farnesina anche per quanto riguarda la salute, così come il Niger, il Sudan, la Libia, la Repubblica Centrafricana, la Somalia e la Sierra Leone. Un contesto, quello legato alle malattie, che sembra distaccarsi molto da quello vissuto da tanti turisti sull'isola di Socotra, ma un'immagine negativa che potrebbe danneggiare il sistema turistico locale. Quello che conta, si dicono i bellunesi, è che la loro Ludovica sia tornata a casa sana e salva, con un'esperienza in fin dei conti non così traumatica, e che possa tornare a lavorare, anche se probabilmente non rilassata come avrebbe voluto.

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