ALANO DI PIAVE (BELLUNO) - Un solo colpo al petto: un'esecuzione. Antonio Costa, 53enne invalido residente nel Bellunese ad Alano di Piave, è stato "giustiziato" dal suo assassino dopo una lite nata al bar, sembra per un apprezzamento su una ragazza. Teatro di questo assassinio a sangue freddo un paesino di 400 abitanti, che secondo i dati di qualche anno fa aveva il 90% di stranieri, al confine tra le provincie di Belluno e Treviso: Fener, frazione in comune di Alano di Piave.
L'identikit del killer
I militari sarebbero già sulle tracce dell'omicida: uno straniero, sembra di un paese del Centroamerica (Il fermo e la confesione lunedì 8 maggio - Leggi l'articolo). È fuggito subito dopo l'aggressione, portandosi dietro l'arma del delitto: un coltello spuntato nella lite e non ancora ritrovato.
Il delitto di Alano, cosa è successo
Teatro dell'omicidio la zona degradata della stazione di Alano di Piave, dove si trova il locale Buffet Kangur Bar. Un'attività che ogni weekend richiama centinaia di appassionati di ballo latinoamericano anche da fuori provincia e che già in passato è finito alle cronache per risse e pestaggi. Anche sabato c'era una festa con una sessantina di persone. La vittima originaria del Trevigiano, ma da anni residente nella casa dei nonni materni ad Alano, arriva sul suo monopattino, mezzo che utilizzava per spostarsi ovunque Poi forse qualche bicchiere di troppo e gli animi si accendono. Arrivano le parole che in contesti diversi forse non avrebbero sortito alcun effetto, ma che in una situazione in cui le persone sono piuttosto alticce hanno facilmente dato fuoco a un clima incandescente. Sono da poco passate le 23 di sabato e si innesca una vera e propria rissa che inizia all'interno del locale, dove si trovano praticamente tutti stranieri.
Ucciso con una coltellata, le indagini
Alla stazione arrivano subito i carabinieri della Compagnia di Feltre, della Stazione di Quero e del Reparto Operativo di Belluno. La scientifica procede alla repertazione delle tracce sulla scena del crimine: 17 punti di interesse per le indagini, tra macchie di sangue, oggetti e persino il monopattino della vittima. Sul posto anche i vigili del fuoco del Basso Feltrino che con un mezzo dotato di luci fotoelettriche hanno illuminato a lungo l'area del ritrovamento, che è stata sigillata. Nel frattempo il cadavere di Costa resta nell'ambulanza in attesa del pm e consulente medico legale incaricato. Arrivano il sostituto procuratore di turno Alberto Primavera e il dottore Antonello Cirnelli che hanno effettuato il sopralluogo, controllando la presenza di macchie. Il corpo dell'uomo però era già stato spostato dal punto in cui è stato ritrovato. Solo con l'autopsia che sarà effettuata nei prossimi giorni sul 53enne si saprà qualcosa di più.
Le testimonianze
I testimoni vengono interrogati dai carabinieri per tutta la notte. Nella zona cicrcoscritta al Kangur Bar restano anche alcuni avventori che non sono stati fatti allontanare dai militari. Le ore passano, ma piano piano, tra le immagini della videosorveglianza e le testimonianze emerge il nome del presunto assassino. La svolta nella tarda mattinata di ieri: si parla di una persona di un paese del Centroamerica.